• Settembre 15, 2023
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Don Puglisi. Lagalla (sindaco Palermo): “Il prete che combatteva la mafia con il sorriso”

Il primo cittadino parla nel 30^ anniversario dell’uccisione del sacerdote, riconosciuto martire della fede e beato. Guarda il video
Don Puglisi. Lagalla (sindaco Palermo): “Il prete che combatteva la mafia con il sorriso”

“Trent’anni senza Don Puglisi, e l’amministrazione promette azioni concrete contro degrado, povertà e criminalità”.  Parole del sindaco di Palermo Roberto Lagalla nell’anniversario dell’uccisione (15 settembre 1993) del sacerdote, riconosciuto martire della fede e beato.
Questa l’eredità di Padre Pino Puglisi, per molti 3P: un uomo strettamente legato ai suoi valori e alla sua missione, “parola, povertà, poveri, u parrinu, pane eucaristico, preghiera”.
Un prete di periferia nato nella borgata Brancaccio, dove giocavano a calcio ragazzi che ha strappato alla mafia educandoli al Vangelo e promuovendoli alla cultura della legalità.
Il giorno del suo 56° compleanno, dopo minacce intimidatorie, è stato colpito alle spalle e freddato con un colpo alla nuca, vittima di una criminalità violenta e di una logica mafiosa che non ha logica, un sacrificio che ha lasciato segni di speranza, di giustizia e di pace.
“La sua missione e impegno – precisa Lagalla – costituiscono elemento di riflessione, ispirano un percorso di cambiamento per la città e motivano azioni per allontanare i ragazzi dalla strada, dalla marginalità e dal disagio sociale. In un quartiere difficile come Brancaccio la politica ha il compito di attivarsi come strumento di prevenzione, valorizzazione e riqualificazione territoriale”. Da Palazzo delle Aquile un’anticipazione: “con i fondi del PNRR un intervento di recupero nel quartiere Sperone, mentre, per i bambini “un asilo per oltre 3,5ml di euro, che porterà il nome di Don Puglisi, che ha sempre creduto nella funzione educativa e strategica della scuola”.
Quest’anno “il 399° Festino di Santa Rosalia è stato intitolato a Don Puglisi e a Fratel Biagio Conte – conclude il sindaco – due esempi di sacrificio, dedizione ed impegno verso i più bisognosi ed emarginati, quelli che chiedono aiuto ma non hanno più voce né forza per ottenerlo”.