• Luglio 4, 2017
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Dl Sud – Anci: “Rifinanziare integralmente fondo aree urbane degradate e Pac infanzia e anziani”

Il finanziamento dei progetti ammessi all’esito del bando per le aree urbane degradate, almeno...

Il finanziamento dei progetti ammessi all’esito del bando per le aree urbane degradate, almeno per tutti i Comuni del Sud. E il rifinanziamento del programma dei servizi di cura all’infanzia e agli anziani (Pac), che si concluderà il 30 giugno 2018, ma necessario per non interrompere servizi fondamentali per le comunità locali, soprattutto meridionali. Sono queste le principali richieste sul ‘decreto Mezzogiorno’ formulate dall’Anci nel corso dell’audizione di oggi alla commissione bilancio del Senato. A rappresentare la posizione dei Comuni Micaela Fanelli, sindaco di Riccia e capo delegazione dell’Anci al Comitato delle Regioni.
Fanelli ha innanzitutto salutato con favore il decreto, che “ben si inserisce in un programma governativo di aiuti per il Mezzogiorno che Anci reputa positivamente”. Venendo poi alla richiesta per le aree degradate, l’esponente dell’Anci ha spiegato che “degli 870 progetti, presentati da altrettanti Comuni, ne sono risultati ammissibili a finanziamento circa 451, per un fabbisogno che supera di più di tre volte la dotazione iniziale del fondo, circa 200 milioni, che sono stati invece successivamente ridotti a 78,5”. Incrementando il fondo, insiste Fanelli, si darebbe “una importante boccata di ossigeno ai Comuni del Sud, sostenendo capacità di investimento e sviluppo economico”.
Venendo al Pac, Fanelli ne ha sottolineato l’impatto positivo “nel consentire ai Comuni, seppur con risorse aggiuntive, che venissero assicurati servizi fondamentali per la cittadinanza, in linea con gli obiettivi del piano nazionale di riforma del welfare e del contrasto al disagio sociale. Tuttavia, anche per effetto delle regole di rendicontazione della spesa, molte amministrazioni locali hanno già esaurito le risorse per dare continuità agli interventi”. Per questo motivo “occorre adesso rifinanziare il Pac – sostiene Fanelli – soprattutto a favore delle amministrazioni del Mezzogiorno (e non solo) più colpite dalla crisi: il rischio è che siano compromessi i finanziamenti dei piani di ambito sociale, del sostegno per l’inclusione attiva (Sia) ed altre misure contro la povertà volute dal governo”.
Accanto a queste richieste, l’Anci ha sollecitato altre tre misure cruciali per le politiche di investimento territoriali. Innanzitutto, una migliore finalizzazione delle previste forme di assistenza tecnico amministrativa per i Comuni, con un piano concertato e Invitalia come soggetto attuatore. Quindi, un supporto tecnico ai Comuni del Sud per l’accentramento delle centrali uniche di committenza, con l’obiettivo di agevolare la realizzazione di opere pubbliche. Infine, l’Anci ha chiesto l’allargamento a tutte le regioni del Mezzogiorno delle zone economiche speciali (Zes): “Rappresentano una misura mutuata da altre esperienze Ue e particolarmente coraggiosa, ma i sindaci devono essere coinvolti di più all’interno della loro governance. E soprattutto – ha concluso Fanelli – va prevista una Zes per ognuna delle regioni meridionali, comprese quelle al momento escluse dai benefici del provvedimento”.