- Luglio 8, 2016
Comunicati Stampa Anci
Dl Enti locali: Di Primio, su personale situazione insostenibile, ripristinare regime ordinario assunzioni
“La questione legata al personale nei Comuni ha da tempo raggiunto un livello insostenib... “La questione legata al personale nei Comuni ha da tempo raggiunto un livello insostenibile. Auspichiamo che vengano accolte le richieste dell’ANCI e si proceda ad un riassetto organico delle regole, al fine di ripristinare il regime ordinario delle assunzioni, perfezionando, al contempo, il processo di riallocazione del personale in esubero di Città metropolitane e Province”. Così il sindaco di Chieti e delegato ANCI al Personale, Umberto Di Primio, in merito alle richieste ANCI consegnate al parlamento sul decreto Enti locali.
“I Comuni – ricorda Di Primio – patiscono sostanziale divieto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo e questo crea non poche difficoltà alla macchina organizzativa degli enti. Il divieto tocca sia piccoli che grandi Comuni con un impatto devastante. Chiediamo quindi più equità fra gli enti, per questo nella proposta presentata al Parlamento c’è la richiesta di prendere a riferimento i valori medi tra dipendenti e popolazione, così come definiti dal ministero dell’Interno per gli enti in dissesto, procedura questa che non comporta oneri aggiuntivi per lo Stato”.
Il delegato ANCI ribadisce poi la necessità di una “urgente revisione del blocco del turnover, fissato dalla legge di Stabilità al 25%. Tutti i Comuni – rimarca – soffrono perché sono sotto organico e da tempo lamentiamo come il nostro personale sia il più vecchio di tutti i comparti della Pa. Non si può chiedere efficienza senza un ricambio che sia anche generazionale”.
Il sindaco di Chieti, infine, tocca un altro tema delicato: quello del personale nei Comuni impegnati nell’accoglienza dei migranti. “Il problema dei flussi migratori assume dimensioni sempre più ampie. Per questo è necessario un maggiore e più adeguato concorso dello Stato alla copertura sulle spese per il personale impiegato in progetti di accoglienza tramite lo Sprar. I Comuni sono impegnati nell’accoglienza ma affinché questa sia efficace occorre un numero adeguato di personale dedicato”.