• Marzo 12, 2013
di anci_admin

Notizie

Dissesto idrogelogico – In Gazzetta linee guida per sua valutazione e per misure in campo agricolo e forestale

Sono state pubblicate le 'Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigaz...

Sono state pubblicate le ‘Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione attraverso misure e interventi in campo agricolo e forestale’, predisposte insieme da Agea, Ispra e Rete rurale nazionale e frutto di un’iniziativa congiunta promossa dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM).
Le Linee guida propongono indirizzi e metodologie che, sulla base dell’integrazione delle banche dati ministeriali, consentono l’individuazione delle aree prioritarie di intervento e delle misure da mettere in atto per la mitigazione del rischio in aree agro-forestali, sia attive sia abbandonate.
Lo studio, avendo come base di analisi il territorio montano-collinare – che costituisce circa il 75% dell’intero territorio nazionale – individua oltre 486.000, per un’area complessivamente pari a oltre 2 milioni di ettari, vale a dire il 6,9% del territorio nazionale, e valuta in circa 30% la quota di territorio nazionale soggetta a una perdita di suolo da erosione idrica superiore a 10 tonnellate ad ettaro l’anno – quindi ai limiti o superiore al livello di tolleranza pari a 11,2 tonnellate ad ettaro l’anno – con consistenti rischi per la conservazione del livello produttivo e protettivo del suolo.
Presentano, quindi interventi, di tipo estensivo, in campo agricolo e forestale per la mitigazione del rischio idrogeologico finalizzati alla:
• manutenzione e ripristino della rete di drenaggio superficiale in aree agricole;
• stabilizzazione superficiale e protezione dall’erosione dei pendii;
• riforestazione, gestione del bosco e protezione dagli incendi boschivi;
• manutenzione e ripristino dei terrazzamenti agricoli;
• manutenzione e sistemazione del reticolo idrografico minore.
Le misure e gli interventi, da realizzarsi nelle aree a maggiore criticità, apporteranno immediati benefici alla salvaguardia e protezione del territorio nonché ricadute positive in termini di sviluppo socio-economico e turistico locale anche legato alle produzioni di qualità. (com/gp)