Discarica Bussi – Il sindaco: “Non siamo omertosi, abbiamo sacrificato vita e salute”

"Il paese ha sacrificato salute e vita. Non ci sto a fare infangare i cittadini accusandoci di omertà e inquinamento. Forse siamo nel mirino perché a qualcuno non va bene il progetto di bonifica e reindustrializzazione che coinvolge Comune, Ministero e Solvay”. Così in conferenza stampa Salvatore La Gatta, il sindaco di Bussi sul Tirino, Comune al centro delle cronache di questi giorni per via delle acque inquinate nella Valle del Pescara che potenzialmente potrebbero interessare più di 700mila persone.
Il primo cittadino difende con forza la sua cittadina, portando ad esempio situazioni simili avvenute in Italia dove nel tempo si sono verificati casi di inquinamento. "Quando si parla dell’Ilva di Taranto – ha detto La Gatta – si dice che l’Ilva inquina, di Marghera si parla di Montedison a Spinetta di Solvay ma. Per noi il titolo sui quotidiani è stato che Bussi inquina le acque".  
Per il sindaco la verità è che "nel 2007 a seguito di analisi del Wwf e di Rifondazione Comunista i pozzi di Colle Sant’Angelo erano inquinati e che l’inquinamento era riconducibile al sito industriale. I pozzi vennero chiusi e il Comune si rese disponibile ad ospitare un pozzo di emergenza all’ingresso del paese e poi sulla montagna. Oggi eroghiamo mille litri al secondo di acqua purissima. Il problema dell’inquinamento risale quindi a otto anni fa", conclude il sindaco. (ef)