• Aprile 16, 2020
di Redazione Anci

Coronavirus

Decaro: “Su fronte sanitario serve unica regia, andare in ordine sparso può vanificare ripartenza”

Intervento del presidente Anci alla trasmissione Centocittà su Rai Radio1. “Ai Comuni servono cinque miliardi per andare avanti: le entrate, la capacità fiscale, la Tari, l'Imu e la tassa per l'occupazione suolo pubblico o la pubblicità in molti casi sono saltate, mentre la domanda è esplosa”
Decaro: “Su fronte sanitario serve unica regia, andare in ordine sparso può vanificare ripartenza”

Sul fronte della sanità i Sindaci “chiedono un atteggiamento omogeneo. Ci sono 397 ordinanze delle Regioni nel Paese. Noi abbiamo dato dimostrazione di responsabilità e abbiamo ceduto il nostro potere di ordinanza al governo. Abbiamo bisogno di un unico decisore” per il contrasto del coronavirus. Lo ha detto a Centocittà su Rai Radio1 il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. “Ci adegueremo, ma se le Regioni continueranno ad andare in ordine sparso soprattutto nella fase di ripartenza rischiamo di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad oggi e di creare una nuova emergenza sanitaria dopo quella che stiamo superando”, ha avvertito.
Decaro ha rilanciato la richiesta al governo di destinare 5 miliardi di euro ai Comuni. “I Comuni – ha spiegato – sono come le aziende: hanno entrate e uscite. Le uscite sono le spese per assicurare il servizio trasporto pubblico, i servizi sociali – e la domanda in questi giorni è esplosa – o il servizio di raccolta dei rifiuti. Le entrate sono i trasferimenti dello Stato, che abbiamo ottenuto, e la capacità fiscale, la Tari, l’Imu e la tassa per l’occupazione suolo pubblico o la pubblicità che in molti casi sono saltate”.
Il presidente Anci ha infine escluso un aumento della Tasi “in un momento in cui la gente non lavora. Stiamo cercando di ridurre le spese fino all’osso”.