- Novembre 4, 2016
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Decaro a De Vincenti: “Soluzioni urgenti contro vincoli burocratici”
“Una serie di soluzioni ragionevoli che mirano a liberare i Sindaci, vista l’emergenza, ...
“Una serie di soluzioni ragionevoli che mirano a liberare i Sindaci, vista l’emergenza, da meri adempimenti burocratici che non hanno alcun senso in questa fase straordinaria di attività”. Così il presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, Antonio Decaro ha scritto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, dando un primo contributo di idee e possibili contenuti del prossimo provvedimento governativo che affronta l’emergenza sisma a seguito delle scosse del 26 e 30 ottobre.
“Si tratta – prosegue Decaro – di esigenze segnalatemi dai Sindaci colpiti dal sisma” ma anche dai “Sindaci interessati a fornire un supporto operativo attraverso proprio personale e risorse”. (vedi la fotogallery)
Nella nota il presidente Decaro sintetizza i capitoli delle proposte e suggerimenti dell’Associazione.
In particolare, propone un serie di deroghe alle procedure di somma urgenza per l’acquisto di lavori, servizi e forniture. Per quel riguarda i lavori, si chiede di prevedere una procedura più celere e non vincolata ai termini e alle modalità di cui all’articolo 191 del TUEL sul riconoscimento dell’eventuale debito fuori bilancio, richiamato dall’articolo 163 comma 4 del nuovo codice dei contratti pubblici. Per quel che riguarda invece gli acquisiti di beni e servizi, segnala la necessità di una deroga che consenta al responsabile unico del procedimento di attestare direttamente la congruità del prezzo, evitando il passaggio tra prezzo provvisorio, definitivo e verifica di congruità di quest’ultimo da parte dell’ANAC entro i successivi 60 giorni.
Il Presidente dell’ANCI, pone poi il tema del personale a supporto dei Comuni colpiti dal sisma, chiedendo al Governo di “ripristinare immediatamente nelle Regioni dell’Umbria e dell’Abruzzo il regime ordinario delle assunzioni, cogliendo l’occasione per sottolineare come tale sblocco andrebbe esteso anche a tutte le Regioni a statuto ordinario in cui ciò non è ancora avvenuto”; una deroga alla disciplina vigente in materia di attivazione preventiva della mobilità di cui al decreto legislativo n. 165/2001 per velocizzare le procedure di reclutamento, anche per assunzioni a tempo determinato; l’utilizzo o la proroga delle graduatorie esistenti; la possibilità che i Comuni colpiti dal sisma possano utilizzare personale proveniente da altri Comuni italiani attraverso l’istituto del distacco con oneri di spese di missione a carico del fondo emergenza; la possibilità di utilizzare segretari comunali in disponibilità, con oneri esclusivamente a carico del Ministero dell’Interno.
Serve inoltre la massima celerità – segnala il Presidente dell’Anci – “e semplificazione delle procedure per il rilascio dei pareri delle sovraintendenze competenti per gli interventi strutturali sui beni culturali colpiti dal sisma. Un’idea potrebbe essere quella di individuare corsie preferenziali ovvero una task force” per i pareri sui beni culturali ma soprattutto “una riduzione dei termini per l’espressione degli stessi pareri”.
Infine, Anci sollecita il ristoro del mancato gettito IMU/TASI/TARI a favore dei Comuni, la sospensione delle sanzioni 2015 e, per gli enti in predissesto, la sospensione dei limiti previsti nel piano di riequilibrio finanziario per la durata del periodo di ricostruzione.