- Aprile 12, 2013
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Debiti P.A. – Le insidie del decreto, rischio aumenti per Irpef e Imu e penalizzazioni per Comuni virtuosi
Rischio aumenti per Irpef e Imu, mentre i Comuni virtuosi potrebbero paradossalmente essere penalizz...Rischio aumenti per Irpef e Imu, mentre i Comuni virtuosi potrebbero paradossalmente essere penalizzati. Sono alcuni degli effetti collaterali, illustrati oggi dal Sole24Ore, che si nascondono nel decreto sullo sblocco dei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica amministrazione.
L’Irpef regionale, sostiene il quotidiano di Confindustria, rischia di schizzare soprattutto nelle Regioni impegnate con i pian di rientro del deficit sanitario. La prescrizione imposta dal decreto, e propedeutica allo sblocco dei finanziamenti, prevede infatti che le Regioni adottino “misure, anche legislative, idonee e congrue” per la copertura del rimborso. L’aumento Irpef è “un’extrema ratio”, certo, ma il rischio esiste, dice Il Sole. Così come esiste il rischio di nuovi aumenti Imu, legati a “una serie crescente di incognite”.
Sui pagamenti in sé, inoltre, incombe la possibilità che proprio quei Comuni che hanno già affrontato sacrifici per pagare le imprese siano i più penalizzati dall’erogazione dei fondi. E’ il caso di Milano, che negli ultimi mesi è riuscito a pagare quote significative dei suoi debiti anche grazie alla vendita di alcune società, e che quindi si ritrova a poter chiedere cifre inferiori a quelle realmente utili per lo storno delle spese sostenute. Un appiglio per la città meneghina, così come per tutti gli altri Comuni che hanno già sborsato grosse quote di debiti, è rappresentato dal fatto che il decreto esclude dal Patto di stabilità i pagamenti effettuati nei primi mesi del 2013. Mancano però indicazioni ufficiali su questo tema. (mv)