- Maggio 20, 2013
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Debiti P.A. – Giavazzi sul Corsera: “Possibile (e conveniente) liberare 80 miliardi subito, 20 troppo pochi”
Venti miliardi sono pochi, troppo pochi, per mettere una toppa al problema dei 100 miliardi di debit...Venti miliardi sono pochi, troppo pochi, per mettere una toppa al problema dei 100 miliardi di debiti della P.A. con le imprese. Il governo, piuttosto, potrebbe e dovrebbe immettere subito sul mercato liquidità per 80 miliardi, “praticamente senza alcun effetto sui conti pubblici”. L’esortazione arriva da Francesco Giavazzi, che oggi in un fondo sul Corriere della Sera spiega le motivazioni della necessità di un’operazione del genere: “la maggior parte dei debiti commerciali sono già registrati nei conti pubblici per competenza, cioè nella misura del deficit pubblico rilevante per i vincoli europei. Nel momento in cui verranno saldati il Tesoro, per pagare, emetterà titoli pubblici”. Questo vuol dire che un’operazione siffatta non cambierebbe il livello del deficit del Paese, ma innalzerebbe il livello del debito. Tuttavia, osserva ancora Giavazzi, “solo un investitore sprovveduto già non conteggia quei titoli nel totale del debito pubblico”.
Da qui la convinzione dell’economista bocconiano, secondo cui si potrebbero effettuare tutti i pagamenti alle imprese per le competenze di cassa e quelli relativi agli investimenti già effettuati, senza che questo provochi aumenti reali del debito pubblico: si tratta appunto di 80 miliardi.
E, se tra le pecche della P.A. ci sono anche i tempi lunghi dovuti alla certificazione delle fatture, Giavazzi ha in mente una possibile soluzione: “il Ministro Saccomanni potrebbe pagare la metà degli 80 miliardi necessari subito, e dare alle amministrazioni tre mesi per certificare le fatture. Alla fine dei tre mesi pagherà il resto e, se la Corte dei Conti verificherà che sono state pagate fatture false, la responsabilità ricadrà sui funzionari che non le hanno certificate. Le certificazioni – è convinto Giavazzi – spunteranno alla velocità del suono”.
Infine una considerazione di carattere finanziario: “Emettere 40 miliardi di titoli per saldare i debiti è possibile e questo è un buon momento per farlo. La scorsa settimana il Tesoro ha emesso Btp trentennali con un rendimento lordo del 4,8%. Tassi così bassi non dureranno a lungo. E’ un’occasione unica per far ripartire la crescita”. (mv)