- Giugno 25, 2014
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Cultura – Sodano (Mantova): “Bene incentivi su orari ma decreto non convince del tutto”
“Prendo atto positivamente dello spirito che anima il ministro Franceschini, quando mira ...“Prendo atto positivamente dello spirito che anima il ministro Franceschini, quando mira a valorizzare il nostro patrimonio artistico-architettonico finalmente visto come risorsa e non come voce di spesa. Ma il vero salto di qualità per le politiche culturali si gioca sulla defiscalizzazione delle sponsorizzazioni che non mi convincono del tutto”. E’ quanto dichiara il sindaco di Mantova, Nicola Sodano, commentando le novità del decreto Cultura su tariffe e orari di musei, annunciate dal ministro Franceschini durante gli Stati generali della Cultura, organizzati giovedì scorso all’Auditorium Conciliazione di Roma dal Sole24Ore.
“Come sindaco di una città d’arte che sconta ancora le ferite del terremoto 2012 – ha detto Sodano -, ricordo che, a seguito del sisma, la chiusura della mantegnesca Camera degli Sposi, la nostra Gioconda, fortunatamente in procinto di riaprire il 19 luglio, ha più che dimezzato gli ingressi a Palazzo Ducale, passati da 250mila a 120mila, con gravi ripercussioni sull’economia locale”. Per questo “ben venga ogni provvedimento che incentivi il turismo d’arte”.
Tuttavia Sodano non nasconde le ‘ombre’ dei provvedimenti annunciati da Franceschini e pur riconoscendo positive le aperture serali “esperienza che Mantova ha già fatto, con ottimi risultati”, giudica “interlocutoria l’apertura gratuita ogni prima domenica del mese. L’intenzione è ottima – dice – ma non vorrei che si concentrasse in quella data l’arrivo in massa dei turisti, provocando code interminabili e disagi per tutti”.
E’ “decisamente negativo”, invece, “il giudizio sulla cancellazione dell’ingresso gratuito per gli over 65. Gli italiani, non i turisti stranieri – rimarca Sodano –, meritano un trattamento diverso da parte del Governo”.
Tra luci ed ombre, però, per il sindaco di Mantova “il vero salto di qualità per le politiche culturali “si gioca sulla defiscalizzazione delle sponsorizzazioni: in questo senso l’art bonus, che prevede un credito d’imposta pari al 65% della donazione, ammortizzabile in tre anni, non convince del tutto: staremo a vedere”, conclude Sodano”. (ef)