- Luglio 22, 2013
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Cultura – Presentata dal Centro per il libro e la lettura l’indagine sulle biblioteche pubbliche
È stata presentata, lo scorso 11 luglio 2013 a Roma, una prima analisi dei dati derivanti dal...È stata presentata, lo scorso 11 luglio 2013 a Roma, una prima analisi dei dati derivanti dall’Indagine statistica sulle biblioteche pubbliche degli enti territoriali italiani, promossa dal Centro per il libro e la lettura e dall’Associazione Italiana Biblioteche, con la supervisione dell’ISTAT e d’intesa con l’ANCI.
Il censimento delle biblioteche di pubblica lettura è stato realizzato a partire dall’Anagrafe delle biblioteche italiane e dall’elenco dei Poli e delle Biblioteche SBN (ICCU). L’elenco è stato integrato poi con i dati forniti dall’Osservatorio lavori e professioni dell’AIB e dall’indirizzario della fondazione Gates, oltre che con informazioni desunte da siti regionali. La rilevazione ha consentito di individuare 6.890 biblioteche di pubblica lettura presenti in Italia.
È stato quindi elaborato un questionario articolato in 33 domande finalizzate a rilevare: Tipologia funzionale e sede delle biblioteche; Consistenza, composizione e caratteristiche dell’utenza; Prestito librario e altri servizi offerti; Patrimonio e acquisti; Organizzazione di attività culturali ed eventi; Utilizzo e gestione dei mezzi di comunicazione.
Il questionario è stato somministrato alle biblioteche con un indirizzo attivo e funzionante di posta elettronica, ossia a 4.658 istituti. Hanno risposto 3.854 soggetti, pari all’83% dei contattati, tasso che risulta omogeneo a livello regionale.
L’analisi presentata evidenzia una situazione molto articolata in cui convivono situazioni contrastanti.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, per esempio, si passa dal dato di Valle D’Aosta e Molise – che hanno rispettivamente 4,2 e 4 biblioteche per 10.000 abitanti – a quello registrato nel Lazio con uno 0,6 biblioteche ogni 10.000 abitanti.
Anche l’orario medio di apertura settimanale si presenta piuttosto variegato ed è strettamente legato a quello della disponibilità di personale.
Solo il 4% delle strutture, infatti, osserva un orario settimanale superiore a 56 ore, e del resto il 61% delle biblioteche può contare su un massimo di 3 impiegati e solo il 22% delle strutture ha a disposizione da 4 a 10 dipendenti.
Un altro dato da sottolineare, in senso negativo, è che solo il 70% delle strutture pubblica il proprio catalogo on-line.
Un dato assolutamente nuovo e finora mai calcolato quello delle spese per acquisti conferma le difficoltà del settore: le biblioteche del campione hanno acquistato nel 2012 circa 2.300.000 libri, per una media di 603 ciascuna ma con un’oscillazione importante – si passa, per esempio, dai 1096 della Toscana agli 84 della Basilicata. Circa il 74% delle biblioteche ha acquistato risorse digitali. La spesa complessiva nazionale è stata nell’ordine di 30 milioni di euro che – già in calo rispetto al dato del 2011 – si prevede in calo ulteriore ( 22%) nel 2013. Si tratta di cifre davvero irrisorie, come ha sottolineato il presidente del Centro Gian Arturo Ferrari, ove si consideri che la spesa dei consumatori privati per l’acquisto di libri (esclusi gli scolastici) è stata di circa 1,3 miliardi nello stesso anno dato ben lontano da quello degli altri paesi europei.
Nonostante i molti problemi, la quantità di servizi offerti non è irrilevante. Sono infatti più di 47 milioni i libri prestati in un anno dalle biblioteche del campione. Il 51% delle strutture possiede dalle 11 alle 50 postazioni di lettura e, pur con indubbie difficoltà, si registra uno sforzo da parte delle biblioteche di fornire servizi adeguati alle nuove tecnologie, con un significativo 60% delle biblioteche che mette a disposizione postazioni che consentono l’accesso ad internet, e un 12% che effettua il prestito di e-book, a fronte di un mercato del libro elettronico di dimensioni ancora molto ridotte.
Considerando l’utenza, si rileva che il numero totale annuo di visite è stimabile in circa 54 milioni con uno scarto molto significativo tra le diverse zone del Paese. Si passa, per esempio, da un numero abbastanza alto di utenti nelle regioni del Centro (circa 21 mila), a quello decisamente basso delle isole (circa 4500).
L’indagine ha permesso di stimare anche il patrimonio librario totale di questo settore che ammonta a poco meno di 82 milioni di volumi ( con un numero medio di libri posseduti di 21.247 per biblioteca).
La gran parte delle strutture intervistate possiede tra i 10.000 e i 100.000 volumi.
Con le sue luci ed ombre il Rapporto ci offre la prima fotografia di una realtà importante e complessa qual è il sistema delle biblioteche di pubblica lettura italiane che rappresenta la principale infrastruttura di riferimento per la crescita culturale e sociale del Paese.
Tutto il materiale presentato l’11 luglio è disponibile sul sito istituzionale del Centro per il libro e la lettura www.cepell.it
Gli interessati ai dati completi in formato Excel possono farne richiesta all’indirizzo
c-ll.webmaster@beniculturali.it