- Settembre 22, 2015
Comunicati Stampa Anci
Cultura – Fassino, necessaria chiarezza su limiti composizione CDA istituti culturali
‘’Un intervento correttivo, da inserire nel primo provvedimento utile, per la problemati...‘’Un intervento correttivo, da inserire nel primo provvedimento utile, per la problematica relativa alla applicabilita’ o meno del limite massimo di cinque componenti degli organi di amministrazione agli istituti culturali che comprovassero la gratuita’ degli incarichi (L. n.147/2013)’’. E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che il Presidente dell’ANCI Piero Fassino ha inviato al Ministro dei beni culturali, Dario Franceschini.
Dopo aver ricordato che il DL n. 78/2015 ‘’e’ intervenuto stabilendo che la limitazione nella composizione degli organi non si applica alle associazioni e alle fondazioni costituite con finalita’ di gestione di beni del patrimonio mondiale dell’umanita’, che ricadono nel territorio di piu’ Province, che comprovino la gratuita’ dei relativi incarichi’’ Fassino segnala che tale modifica, ha sostituito la precedente norma di deroga che prevedeva – quale unico parametro per poter superare il limite dei 5 componenti degli organi di amministrazione degli istituti culturali – quello della gratuita’ degli incarichi. La attuale formulazione – spiega il Presidente ANCI, ‘’introduce una disparita’ di trattamento tra i possibili organismi interessati, aventi le medesime tipologie, alcuni dei quali godrebbero della deroga, mentre altri in seguito alla modifica di recente apportata non potrebbero inserire nel Consiglio di Amministrazione a titolo gratuito altri componenti’’.
‘’Appare evidente – spiega il Presidente dell’ANCI – che tale intervento normativo, in considerazione del contenuto di estremo dettaglio, avrebbe dovuto operare non in termini sostitutivi, ma semmai specificativi ed estensivi della deroga stabilita dal legislatore solo nel 2013, che peraltro concludeva un dibattito approfondito sul settore, finalizzato a sostenere e stimolare il capitale privato nella meritoria attivita’ a sostegno delle iniziative di carattere culturale, indirizzo da tempo promosso in ogni provvedimento normativo dal Governo e dal legislatore’’.
Da qui la richiesta dell’intervento normativo correttivo e a tal fine Fassino segnala al Ministro Franceschini ‘’l’opportunita’ di reinserire la norma in sede di conversione del decreto legge approvato nei giorni scorsi in materia di patrimonio culturale’’.