• Agosto 27, 2013
di anci_admin

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Crisi – Firam di Formigine trasferita in Polonia, il sindaco: “Lavoratori non si trattano a proprio piacimento”

“La libertà di impresa non si discute ma non si può dire ai propri dipendenti &l...

“La libertà di impresa non si discute ma non si può dire ai propri dipendenti ‘dal 2 settembre si lavora in Polonia’. Le imprese hanno anche una valenza sociale e non è certo quella di trattare i lavoratori a proprio piacimento”. E’ quanto afferma il sindaco di Formigine, Franco Richeldi, all’indomani dell’accordo raggiunto ieri a Modena che permetterà a 42 dipendenti della Firem (l’azienda  che ha trasferito in Polonia macchinari e merci durante la pausa d’agosto) di usufruire della cassa integrazione a zero ore.
“La durata dell’intesa – racconta il sindaco – è di un anno nel corso del quale l’azienda si è impegnata a presentare un piano industriale per consentire la ripresa delle attività”. Ma è proprio il futuro a preoccupare il primo cittadino di Formigine: “Il problema che persiste – riflette infatti Richeldi – è il non trasferimento di un ramo d’azienda bensì la nascita di una nuova società in Polonia con la Firem che rimane, sostanzialmente svuotata, in provincia di Modena”.
C’erano segnali di sofferenza percepiti in città? “Non che facessero pensare a una fuga nottetempo – risponde il sindaco. “Fino alla fine di luglio gli operai hanno lavorato in regime straordinario anche di sabato. Alcune voci parlavano di una joint venture in Polonia ma con i dipendenti che sarebbero dovuti andare in trasferta per formare i colleghi polacchi. Certo dopo aver visto la contabilità dell’azienda si evince una effettiva grande difficoltà”.
Sulla vicenda gli enti locali dell’Emilia-Romagna hanno coinvolto i parlamentari del territorio, fino al ministro Dario Franceschini. “Il governo – dice a proposito Richeldi – deve intervenire per evitare che vengano emulate metodologie scorrette di questo tipo. Occorrono regole precise su lavoro e imprese. Serve superare quanto non va nella riforma Fornero e rivedere ciò che non è al passo con i tempi nello statuto dei lavoratori”. Un intervento strutturale sul mondo del lavoro, dunque “perché le piccole imprese soffrono. Occorre il massimo impegno – conclude il sindaco di Formigine – per evitare che comportamenti censurabili come quello della Firam si ripetano altrimenti il rischio è che salti gran parte dello sviluppo nei territori”. (ef)