- Luglio 7, 2015
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Cooperazione internazionale – Riunito ieri a Roma il Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo
Si è riunito, per la prima volta, ieri a Roma presso il Ministero per gli Affari Esteri il Co...Si è riunito, per la prima volta, ieri a Roma presso il Ministero per gli Affari Esteri il Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo, “strumento permanente di partecipazione, consultazione e proposta” previsto dalla nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo – 125/14 (art.16) – per esprimere il parere sulla prima programmazione triennale (2015-2017), approvata dal Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo lo scorso 11 giugno.
Il Consiglio ha espresso parere favorevole all’unanimità, chiedendo per il futuro una maggiore partecipazione nella fase di costruzione della programmazione. Sul documento dovranno esprimersi le Commissioni Affari esteri della Camera e del Senato e la Conferenza unificata. Poi il Consiglio dei Ministri approverà definitivamente la nuova programmazione triennale compiendo un altro significativo passo avanti nell’attuazione della nuova legge: la condivisione e responsabilizzazione di tutto il sistema paese rispetto all’azione di cooperazione internazionale.
Il documento di programmazione triennale, “Un mondo in comune:solidarietà, partnership, sviluppo”, sviluppa gli orientamenti emersi nel lungo dibattito che ha portato all’approvazione della nuova legge di cooperazione ma è ancora carente su diversi aspetti qualificanti della nuova visione di cooperazione internazionali e su una precisa indicazione dell’uso delle risorse disponibili.
L’Anci ha rilevato che nel documento sulla cooperazione fra i territori ci sono scelte significative riguardo alla necessità per uno sviluppo sostenibile di promuovere il buon governo, il rafforzamento delle capacità istituzionali nei paesi partner, il rafforzamento dell’ownership democratica e che la cooperazione fra i territori è riconosciuta come elemento innovativo.
In tal senso, risulta ora necessario individuare modalità d’interazione fra l’azione del governo e quella dei Comuni e costruire strumenti idonei a promuovere il coinvolgimento e cofinanziamento degli attori territoriali.
Nel Protocollo firmato lo scorso 1 luglio dall’Anci con il MAECI e la PCM-DARAS è già prevista la collaborazione per “creare un effettivo coordinamento tra le attività di rilievo internazionale dei Comuni e delle Città Metropolitane e l’azione estera del “Sistema Paese” al fine di garantirne la coerenza e rafforzarne l’efficacia”. L’Anci si impegna a dare il suo contributo, anche attraverso un gruppo di lavoro specifico nell’ambito del Consiglio nazionale della Cooperazione, affinché sia valorizzata la cooperazione fra i territori orientata al co-sviluppo per il raggiungimento degli obiettivi concordati a livello internazionale e si consolidi una nuova strategia della cooperazione internazionale che superi la dimensione tradizionale dell’aiuto, puntando su una responsabilizzazione di tutti gli attori vecchi e nuovi dei nostri paesi e di quelli partner per uno sviluppo condiviso. (com)