- Luglio 29, 2014
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Convenzione Istanbul – Ciulla (Ass. Palermo): “Servono finanziamenti ad hoc per la protezione e il sostegno delle vittime”
“La Convenzione interpreta la violenza sulle donne basata sul genere quale base per lo svilupp...“La Convenzione interpreta la violenza sulle donne basata sul genere quale base per lo sviluppo di misure appropriate che colmino le diseguaglianze e intervengano su stereotipi e ruoli esistenti, attraverso politiche integrate. Politiche che si basano sulla collaborazione e sulla cooperazione tra i differenti attori, coinvolgendo nel processo le organizzazioni non governative, in particolare le associazioni di donne e quelle che si occupano di violenza sui minori”.
Per l’assessore alla Cittadinanza sociale e alle Pari Opportunità del Comune di Palermo, Agnese Ciulla si tratta di un “approccio che conferma la scelta di operare sviluppando pratiche condivise e partecipate che permettano ad ogni donna vittima di violenza e ai loro figli di trovare una risposta adeguata alla sofferenza che vivono”.
La responsabile al Comune di Palermo sottolinea inoltre che “gli Enti locali giocano un ruolo fondamentale nell’attuazione delle misure previste dalla Convenzione, a partire dalla collaborazione già attivata tra i differenti settori di intervento sociale, sanitario, sistema della giustizia, centri antiviolenza, di cui un esempio eccellente è la Rete antiviolenza di Palermo che in questi quindici anni di lavoro ha messo a punto e sperimentato procedure integrate che fondono un sistema di aiuto alle donne, ai bambini e alle bambine che nella città di Palermo vivono e hanno vissuto situazioni di violenza domestica e di violenze sessuali”.
Ma quali sono i reali obiettivi della Rete e i settori nei quali si trova ad operare? “La Rete palermitana, a cui aderiscono tutti i soggetti responsabili di intervento, Asp, tribunali, Forze dell’ordine, Aziende Ospedaliere, centro antiviolenza e le scuole – ribatte Ciulla – ha operato per favorire l’emersione del fenomeno, strutturando risposte coordinate e integrate: una più efficace applicazione della legislazione esistente e un impegno più diretto e visibile da parte di tutti gli attori coinvolti”.
E tornando alla Convenzione l’assessore di Palermo precisa che “sancisce l’obbligatorietà di finanziamenti ad hoc da parte degli Stati, permettendo lo sviluppo locale di servizi di prevenzione, protezione e sostegno delle vittime, perseguimento dei colpevoli. Obbligatorietà – conclude – su cui vigilare con tutti gli strumenti disponibili”.