Convenzione Istanbul – Cadeddu (ass. Cagliari): “Verso un cambio di direzione culturale e politico”

“La sottoscrizione della Convenzione di Istanbul è certamente un’assunzione di responsabilità da parte dei Governi ma da sola non basta: ciascuno di noi è tenuto ad operare quotidianamente per sostenere il cambiamento”.
Parole dell’assessore alla Pianificazione strategica e Istituti di partecipazione del Comune di Cagliari con delega alle Pari Opportunità, Barbara Cadeddu che aggiunge: “nel 2013, 62 milioni di donne europee sono state oggetto di una o più forme di violenza. Al di là delle cifre, pur allarmanti, riportate dalle statistiche ufficiali, sono troppe le donne che non riconoscono o non denunciano situazioni e vicende drammatiche”.
E prosegue: “l’Europa, Patria dei diritti fondamentali e della lotta contro le discriminazioni ha il dovere di agire per promuovere un cambio di direzione, culturale e politico, con cui altre realtà, caratterizzate da indici ancor più drammatici, dovranno confrontarsi. Dal prossimo 1° agosto entrerà in vigore la Convenzione di Istanbul, un testo che stabilisce un livello di tutela omogenea contro la violenza di genere, che gli Stati firmatari si impegnano a garantire. Si tratta di un programma ambizioso, di portata diffusa e di articolata incidenza culturale.
La banalità del male – prosegue Cadeddu – viene scossa alle fondamenta e viene portato in primo piano il dovere di riconsiderare questioni valoriali anche profonde e radicate, prima fra tutte la giustificazione di qualunque forma di prevaricazione perché tradizionalmente acquisita nel contesto ambientale di riferimento.
Con la ratifica della Convenzione di Istanbul – conclude l’assessore – gli Stati decidono di adottare nuove norme, in grado di produrre strumenti sociali e giuridici la cui attuazione consentirà, infine, di derubricare la violenza di genere dalla lista delle emergenze attuali”. (com)