- Ottobre 23, 2025
Sede di concertazione
Conferenza Unificata del 23 ottobre 2025. Online l’esito della riunione
Disponibile l'esito dei lavori
Provvedimento |
Sintesi del contenuto |
Posizione politica |
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Approvazione dei report e dei verbali della seduta del 2 ottobre 2025 e della seduta straordinaria del 17 ottobre 2025 |
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1 |
Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sulla nuova modulistica standardizzata – settore commercio. Aggiornamento modulo “Comunicazione per l’esercizio di attività di commercio all’ingrosso” |
Il nuovo modulo standard per la “Comunicazione per l’esercizio di attività di commercio all’ingrosso” è stato elaborato nell’ambito del Tavolo tecnico dell’Agenda per la semplificazione, guidato dal Dipartimento della Funzione pubblica e di cui fa parte ANCI. L’adozione di moduli standard a livello nazionale è importante per alleggerire gli oneri in capo agli operatori economici, garantendo uniformità di trattamento a livello nazionale, e per dare certezze agli operatori dei SUAP comunali. Le Regioni, per i profili di competenza, e conseguentemente i Comuni sono tenuti ad adottare la modulistica standardizzata nazionale entro 60 gg dalla definizione dell’Accordo. |
Parere favorevole |
2 |
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 214, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, sullo schema di decreto del Ministro per le disabilità, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione e del merito, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, recante il riparto di quota parte del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità per l’anno scolastico 2024/2025, esercizio finanziario 2025, per il potenziamento del servizio del trasporto scolastico degli studenti con disabilità privi di autonomia che frequentano le scuole secondarie di secondo grado |
Il provvedimento dà attuazione per il 2025 all’erogazione della parte di contributo relativo ai servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli studenti delle scuole superiori (ASACOM), di pertinenza delle Regioni. Le Regioni, a loro volta, svolgono il servizio in gran parte attraverso le Città metropolitane e le Province e, in qualche caso, coinvolgendo i Comuni. L’ammontare delle assegnazioni è pari per il 2025 a 108 mln. di euro, in lieve aumento rispetto al 2024 (100 mln.). Il riparto è stato determinato sulla base del numero di studenti con disabilità delle scuole superiori statali, come rilevato dal Ministero dell’Istruzione e del merito. Si ricorda che l’analogo contributo riconosciuto ai Comuni per gli stessi servizi, anno 2025 è stato rilasciato dalla CU nella seduta del 10 settembre scorso. |
Intesa |
3 |
Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione e del merito recante disciplina delle modalità di erogazione delle borse di studio per l’anno 2025 |
Si tratta dello schema di decreto MIM sui criteri di erogazione del Fondo borse di studio 2025 (libri, trasporto, servizi culturali), pari a 37.715.000,00 milioni di euro, originariamente 39,7 mln ma ridotto per via della spending review. Le borse di importo di un minimo di 150 euro ad un massimo di 500 euro sono assegnate agli studenti delle scuole secondarie di II grado, in condizione di svantaggio economico con reddito ISEE pari o inferiore a 15.748,78. Il riparto delle risorse è tra le Regioni ma erogate direttamente dal MIM alle famiglie beneficiarie con i seguenti criteri: – 18.857.500,00 mln: numero delle famiglie a rischio povertà (dati INPS); – 18.857.500,00 mln: numero di studenti/studentesse in condizioni di abbandono scolastico nell’a.s. 2023/2024. Per le tempistiche di invio degli elenchi dei beneficiari da parte delle regioni al MIM, è stata confermata la decorrenza da marzo 2026 e fino a 15 giugno 2026, che ha consentito l’erogazione delle borse alle famiglie nei tempi congrui, il MIM infatti procede con l’erogazione alle famiglie man mano che arrivano gli elenchi. Il decreto inoltre prevede che il MIM dopo l’entrata in vigore di ANIST (anagrafe nazionale Istruzione) metterà a disposizione delle regioni, un apposito servizio di verifica per semplificare le modalità di controllo dei dati dei beneficiari; ANCI ha ottenuto che tale servizio di verifica possa essere esteso anche ai Comuni che, su delega delle regioni, sono incaricati della raccolta dei dati. ANCI ha chiesto in sede tecnica il ripristino del fondo nella sua dotazione originale visto che per l’anno 2024 è stato ridotto da 39,7 mln di euro a 37.715.000,00, il MIM ha assicurato che nel 2026 e 2027 il fondo tornerà nella sua dotazione originaria. |
Intesa Ringraziamo il Ministero dell’Istruzione e del Merito per aver attivato, anche quest’anno, il tavolo tecnico operativo con ANCI, Regioni e UPI, che ha consentito di lavorare tecnicamente al decreto, accelerando l’iter di approvazione e il passaggio in Conferenza Unificata al fine di far arrivare velocemente il beneficio alle famiglie. |
4 |
Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione di approvazione delle Linee guida 2025 sul Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) e dei relativi Manuali operativi |
Le Linee Guida 2025 sul Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) e i Manuali operativi sono stati predisposti dall’Osservatorio Nazionale sul Lavoro Pubblico (istituito dal Ministro della Pubblica Amministrazione), in collaborazione con i rappresentanti dei Ministeri della PA e dell’Economia, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, di ANCI, di UPI e delle organizzazioni sindacali (CIGL, CISL, UIL). Alla loro realizzazione, inoltre, ha collaborato anche l’ANAC. Il contributo di ANCI è stato determinante al fine di semplificare al massimo gli adempimenti e le linee operative per la individuazione di indicatori del cd. Valore pubblico. In particolare:
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Parere favorevole |
5 |
Parere, ai sensi dell’articolo 48, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, sulla modifica degli schemi di pubblicazione riferiti agli obblighi di cui agli articoli 4-bis e 31 del citato decreto legislativo n. 33 del 2013, adottati con delibera ANAC n. 495 del 25 settembre 2024 |
L’ANAC, con delibera n. 495/2024, ai fini dell’assolvimento degli obblighi di trasparenza previsti nel d.lgs. n. 33/2013, ha adottato alcuni modelli standard per la pubblicazione di dati, documenti e informazioni. La finalità di tali schemi è di assicurare l’uniformità e la comparabilità dei dati da pubblicare nella sezione “Amministrazione trasparente” dei siti istituzionali delle PA. A distanza di quasi un anno, la Conferenza Unificata ha evidenziato alcuni profili critici riferiti agli schemi di cui all’art. 4- bis (pagamenti) e art. 31 (controlli), che hanno reso necessaria una revisione da parte dell’ANAC. Gli schemi oggetto dell’esame della Conferenza odierna, dunque, recepiscono tali osservazioni ed integrazioni e costituiscono un aggiornamento degli schemi precedentemente adottati. |
Parere favorevole |
6 |
Parere, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2025, n. 16, sullo schema di decreto del Ministro della cultura concernente disposizioni attuative dell’articolo 3, comma 1, del citato decreto-legge n. 201 del 2024, recante «Misure urgenti in materia di cultura» |
Il provvedimento attua le previsioni del cd “Decreto Cultura” del dicembre 2024 nella parte (art. 3, comma 4) che riguarda l’attivazione di un sostegno economico – per complessivi 4 mln di euro – rivolto a giovani fino a trentacinque anni di età che intendano aprire una libreria. Attraverso un bando pubblico gestito dal MiC sarà possibile accedere a un contributo a fondo perduto a titolo di ristoro delle spese sostenute per l’apertura delle librerie, fino a un importo massimo di 24.000 euro. Il bando darà priorità alle aperture in aree interne e svantaggiate e/o in aree prive di librerie. |
Parere favorevole |
7 |
Acquisizione della designazione, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di un rappresentante in seno al Collegio dei revisori dei conti dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP) |
Designazione acquisita |
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8 |
Intesa, ai sensi dell’articolo 26, commi 7 e 9 della legge 5 agosto 2022, n. 118, sullo schema di decreto legislativo recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 25 novembre 2024, n. 190, recante «Disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in attuazione dell’articolo 26, commi 4 e 5, lettera b) e d), della legge 5 agosto 2022, n. 118»” |
Il provvedimento riguarda le procedure di autorizzazione e i regimi amministrativi relativi per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, introducendo correttivi al decreto legislativo 25 novembre 2024, n. 190. Rappresenta una riforma abilitante del capitolo “Repower-EU” del PNRR, di interesse altissimo in termini di investimenti, ma anche di impatto oltre che di competenza, sui territori e in particolare su Comuni e Regioni. La posizione dei Comuni è nota già in fase di discussione del Decreto legislativo dello scorso anno, nel corso del quale il Governo si era detto consapevole della necessità di introdurre correttivi e si era addivenuti ad un impegno politico di convocazione di tavoli di confronto. Al contrario invece le consultazioni che hanno portato alla redazione del testo sottoposto in Unificata hanno visto il coinvolgimento soltanto della parte di mercato e degli operatori. I punti più critici nel testo sono rimasti a tutt’oggi i due regimi di attività libera e di procedura abilitativa semplificata, mentre sulle misure compensative c’è stato un passo avanti nella formulazione. Sui punti critici: Da un lato occorre semplificare di più interventi in attività libera sui tetti e sulle superfici già edificate evitando passaggi e pareri come la paesaggistica semplificata, dall’altra è necessario stabilire che relativamente alla PAS l’istanza dell’operatore deve essere già corredata dalla disponibilità dell’area per l’impianto e per le opere connesse e che l’esproprio non è compatibile con tale regime. Semmai l’esproprio va gestito nell’ambito dell’autorizzazione unica prevista per gli elettrodotti nel dl 76/20 articolo 61. |
Rinvio |
9 |
Comunicazioni delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano nonché degli enti locali sul processo di ricostruzione di Gaza |
Comunicazione resa |