- Giugno 16, 2025
Sede di concertazione
Conferenza Unificata del 12 giugno, online l’esito dei lavori
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Provvedimento | Posizione politica | |
1 | Parere, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante “Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni”
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Parere favorevole a seguito delle richieste di miglioramento del provvedimento formulate dall’ANCI, le più importanti delle quali sono:
– conferma dell’autonomia regolamentare e organizzativa dei comuni in merito al sistema dei controlli interni, quindi anche con riferimento agli OIV/Nuclei di valutazione; – accesso anche dei Comuni e delle Città metropolitane alla definizione di percorsi di sviluppo professionale dei dipendenti verso la dirigenza; – introduzione di alcune misure utili a risolvere rilevanti questioni applicative in materia di incarichi dirigenziali a tempo determinato (art. 110 TUEL) |
2 | Parere, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2016, sullo schema di Bando n. 7/2025 per il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e l’integrazione sociale
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Parere favorevole sul bando adottato per finanziare i progetti finalizzati ad assicurare alle vittime della tratta le attività di contatto, l’emersione, la tutela e la prima assistenza, nonché, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e l’integrazione sociale.
L’ammontare delle risorse destinate al finanziamento dei progetti di cui al presente bando è di euro 28.800.000,00 (ventottomilioniottocentomila/00) interamente a carico del bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le pari opportunità.
Possono presentare i progetti le Regioni, i Comuni, le unioni di comuni, le Città Metropolitane e i soggetti privati accreditati nel settore |