• Maggio 11, 2023
di Redazione Anci

Conferenza Unificata

Conferenza Unificata del 10 maggio 2023. Online esito e documenti

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Conferenza Unificata del 10 maggio 2023. Online esito e documenti
Provvedimento Posizione politica
  Approvazione dei report e dei verbali delle sedute del 19 e 27 aprile 2023 Approvati

 

1 Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 363, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, sullo schema di decreto interministeriale per la procedura di accesso ai finanziamenti a valere sul “Fondo per le periferie inclusive” – Anno 2023

 

Intesa
2 Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di disegno di legge recante “Delega al Governo per la riforma fiscale” – PNRR

 

Rinvio
3 Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, recante “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità ammnistrativa delle pubbliche amministrazioni” Parere condizionato all’accoglimento degli emendamenti già inviati

 

4 Parere, ai sensi dell’articolo 1, comma 857, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, sullo schema di decreto interministeriale che stabilisce i termini e le modalità di accesso ai finanziamenti destinati ai progetti per il recupero e il reinserimento dei detenuti, per la cura e l’assistenza sanitaria e psichiatrica, per il recupero dei soggetti tossicodipendenti, nonché per l’integrazione degli stranieri e per la loro cura e assistenza sanitaria

 

Parere favorevole
5 Parere, ai sensi dell’articolo 105-quater, comma 2-ter, del decreto-legge 12 maggio 2020, n. 34 e successive modificazioni, sullo schema di decreto del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, di rinnovo delle convenzioni mediante le risorse stanziate per l’anno 2021, di cui al decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia del 17 dicembre 2020 Parere favorevole
6 Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 14 aprile 2023, n. 39, recante “Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche” Rinvio
7 Designazione, ai sensi dell’articolo 19, comma 3, del decreto legislativo 20 novembre 2008, n. 188, di un rappresentante in seno al Comitato di vigilanza e di controllo sulla gestione dei RAEE e delle pile, degli accumulatori e dei relativi rifiuti Designazione acquisita

 

Riportiamo a seguire i Provvedimenti CU di interesse per i Comuni con il contenuto di sintesi elaborato dagli Uffici ANCI   

 

TITOLO CONTENUTO ESITO
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 363, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, sullo schema di decreto interministeriale per la procedura di accesso ai finanziamenti a valere sul “Fondo per le periferie inclusive” – Anno 2023.

 

Il decreto disciplina la procedura di accesso ai finanziamenti del nuovo Fondo per le Periferie inclusive, istituito dalla Legge di bilancio 2023 (art. 1 cc. 362-364) con una dotazione di 10 milioni per il 2023, finalizzato a promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità e contrastarne la marginalizzazione nelle aree periferiche delle grandi Città.

Il Fondo infatti è destinato ai 10 Comuni sopra i 300.000 ab. (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Catania) tramite Avviso pubblico da emanare entro 60gg dal decreto. Per accedervi, i Comuni devono presentare entro i successivi 120 gg un Programma di intervento, articolato in uno o più progetti di durata compresa tra 18 e 24 mesi, in partenariato con altri enti pubblici e del Terzo Settore. I progetti saranno valutati da un Comitato a cui parteciperà anche un rappresentante Anci.

È previsto un 10% di cofinanziamento da parte dei Comuni (realizzabile anche attraverso risorse umane, beni e servizi). Non è finanziabile l’acquisto di immobili o beni mobili registrati, nonché le spese di manutenzione straordinaria.

Le risorse sono ripartite secondo le seguenti modalità:

a.       una quota fissa pari a 600.000 euro assegnata a ciascun Comune;

b.       nel limite di 4 milioni di euro, in proporzione alla popolazione residente in ciascun Comune.

 

In esito all’interlocuzione tecnica con gli uffici della Ministra per le disabilità, nel testo sono state accolte quasi integralmente le proposte emendative avanzate dall’Anci e condivise con le 10 Città. In particolare, nel testo sono state recepite le seguenti richieste:

·         Promuovere l’utilizzo delle risorse negli ambiti di attività indicati dai Comuni (attività socioeducative, inclusione sociale, lavorativa, sportiva e ricreativa, supporto alle famiglie);

·         Consentire la presentazione di progetti che prevedano metodologie o servizi già sperimentati in altre iniziative, purché non già finanziati con altre risorse statali;

·         Abbassare la quota di cofinanziamento dal 20% al 10%;

·         Prevedere una clausola di riassegnazione di eventuali risorse residue ai restanti Comuni destinatari, nel caso uno o più Comuni non accedessero, in tutto o in parte, ai contributi;

·         Dilatare il termine massimo di conclusione e presentazione della relazione finale fino a 36 mesi dalla data di comunicazione di avvio delle attività.

 

Intesa

 

Parere, ai sensi dell’articolo 1, comma 857, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, sullo schema di decreto interministeriale che stabilisce i termini e le modalità di accesso ai finanziamenti destinati ai progetti per il recupero e il reinserimento dei detenuti, per la cura e l’assistenza sanitaria e psichiatrica, per il recupero dei soggetti tossicodipendenti, nonché per l’integrazione degli stranieri e per la loro cura e assistenza sanitaria.  

 

Lo schema di decreto interviene a circa un anno di distanza dall’Accordo sulle “Linee di indirizzo per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi per il reinserimento socio-lavorativo delle persone in esecuzione penale” (28 aprile 2022) ed è volto, tramite il riparto delle risorse stanziate dalla legge di bilancio, a rafforzare e valorizzare: 1) il coordinamento interistituzionale rappresentato dalle Cabine di regia regionali (ad oggi ne sono state istituite 12, oltre alla provincia autonoma di Trento); 2) il metodo della programmazione pluriennale condivisa degli interventi.

La legge di bilancio 2023 ha istituito un fondo con dotazione pari a 4 milioni di euro per il 2023 e a 5 milioni di euro per il 2024 e per il 2025 a tal scopo.

Il decreto prevede l’assegnazione di tali risorse ai Provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria, i quali procedono, tramite avviso pubblico, alla selezione e al successivo finanziamento di progetti di intervento, tenendo conto di quanto programmato con la cabina di regia (di cui ANCI è parte).

I criteri di riparto del fondo attengono a: numero dei detenuti; degli internati; dei condannati e delle persone soggette a misure di comunità, comprensivo degli stranieri; dei tossicodipendenti o assuntori di sostanze stupefacenti o psicotrope o alcoliche, detenuti, internati, condannati e soggetti a misure di comunità, rilevati per regione, alla data del 31 dicembre dell’anno antecedente a quello di assegnazione.

Il provvedimento non riguarda in maniera diretta le competenze dei Comuni.

 

 

 

 

 

 

 

Parere favorevole
Parere, ai sensi dell’articolo 105-quater, comma 2-ter, del decreto-legge 12 maggio 2020, n. 34 e successive modificazioni, sullo schema di decreto del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, di rinnovo delle convenzioni mediante le risorse stanziate per l’anno 2021, di cui al decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia del 17 dicembre 2020.

 

Il programma prevede la realizzazione in tutto il territorio nazionale  di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, si pone l’obiettivo di prevedere misure atte a prevenire e contrastare la discriminazione e la violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere, a garantire il sostegno ai soggetti vittime di discriminazione che si trovino in condizioni di vulnerabilità, promuove lo sviluppo di campagne informative per la diffusione  di una cultura contro la discriminazione e la violenza, adotta strumenti atti a creare e favorire l’attività di centri antidiscriminazione sull’intero territorio nazionale, individua  le linee guida per il finanziamento delle politiche di prevenzione.

La particolarità del programma sta nella creazione e nel potenziamento di Centri contro le discriminazioni e di Case di Accoglienza per le vittime di discriminazioni. I centri e le case potranno essere gestiti dagli enti in forma singola o associata e dalle associazioni operante nel settore del sostegno e dell’aiuto alle vittime di discriminazioni. Essi forniranno adeguata assistenza legale, sanitaria, psicologica di mediazione sociale e condizioni di alloggio e di vitto operando in maniera integrata con la rete dei servizi sociosanitari e assistenziali territoriali garantendo l’anonimato dei soggetti.

Parere favorevole