• Marzo 31, 2016
di anci_admin

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Conferenza Unificata – Da Anci parere favorevole a riforma portualità, Bianco: “Posto rimedio a sistema parcellizzato e non competitivo”

Parere favorevole dall’Anci allo schema di decreto legislativo sulla riforma del sistema portu...

Parere favorevole dall’Anci allo schema di decreto legislativo sulla riforma del sistema portuale, di cui si è discusso oggi al ministero degli Affari regionali nel corso della riunione straordinaria della Conferenza Unificata. Un via libera su cui ha riferito, al termine della riunione, il presidente del Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Catania Enzo Bianco che ha sottolineato come “fosse necessaria questa riforma per porre rimedio a un sistema parcellizzato e senza coordinamento che così com’era non si dimostrava competitivo. Con il raddoppio del canale di Suez – ha infatti rimarcato Bianco – il Mediterraneo tornerà uno snodo centrale per il Sud Europa e un sistema portuale competitivo rappresenterà un’opportunità straordinaria per il nostro Paese”.
“Il governo – ha continuato il sindaco di Catania – ha accolto molte delle proposte Anci: dal riconosciuto ruolo centrale dei Comuni sulla retroportualità alla progettualità dei porti che sarà condivisa con gli enti locali”. Tuttavia il presidente del Consiglio Nazionale ha rimarcato alcune “osservazioni” recapitate al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio “su cui – ha detto Bianco – ci saranno ulteriori riflessioni. Abbiamo chiesto che siano inseriti due rappresentanti della Conferenza Unificata, uno delle Regioni e uno degli enti locali, all’interno del Comitato nazionale di coordinamento, e su questo il ministro valuterà se inserirli o invitarli permanentemente. Così come ci sono state date rassicurazioni sulla consultazione dei sindaci delle Città metropolitane sedi di porti in merito all’individuazione del presidente dell’autorità portuale. Anche sulle sedi delle autorità portuali – ha aggiunto Bianco – Delrio ha confermato la disponibilità alla massima autonomia delle Regioni che dovranno decidere; da parte nostra abbiamo proposto un’alternanza, ad esempio di due o quattro anni per ogni città, per risolvere questioni delicate come quelle nei porti di Salerno e Napoli,  Augusta e Catania o Gioia Tauro e Messina, dove sono diverse le vocazioni territoriali, in alcuni casi turistiche in altri commerciali”. (ef)