- Giugno 25, 2015
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Conferenza finanza locale – Ricci: “Su fondi Ue serve massa critica, governo aiuti i Comuni a rafforzarsi e unirsi”
“Nell’intercettazione delle risorse europee c’è un problema di coordinament...“Nell’intercettazione delle risorse europee c’è un problema di coordinamento e organizzazione a livello nazionale. Ma c’è anche un problema di governance, tassello che manca nel processo di riforma in atto nel Paese. Siamo ancora in tempo per fare tutto e bene ma se ci vogliamo attrezzare per arrivare alle risorse del programma 2014-2020 il governo deve aiutare i Comuni a rafforzarsi, introducendo una normativa più spinta per unire i Comuni così come ci si deve interrogare sul numero delle Regioni”.
Così il vicepresidente Anci e sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, nel suo intervento che ha chiuso i lavori della IV Conferenza nazionale Anci-Ifel, che ieri e oggi a Roma ha fatto il punto sulla finanza locale. “Non esco fuori tema se dico che 8mila Comuni sono troppi e troppo deboli. Per intercettare le risorse comunitarie serve fare massa critica perché con questi numeri è difficile vincere la sfida. Come Anci – ha detto Ricci – nei prossimi giorni chiederemo una normativa più spinta per aiutare i Comuni a mettersi insieme. Non parlo solo dei piccoli enti, sia chiaro, ma anche di Comuni medi come quello di Pesaro. Si deve ragionare con il criterio del bacino omogeneo che poi collima con il bacino di tenuta sociale e crescita economica del territorio che rappresenta”.
Si pone – per Ricci – anche un problema di dimensione delle Regioni e non è solo una questione di risparmio. Quando sono nati questi enti – ha spiegato il vicepresidente Anci – non c’era né la globalizzazione né l’Europa che conosciamo oggi. Non è pensabile che Regioni confinanti come Marche e Umbria abbiano politiche differenti. E poi le Regioni più sono grandi più sono competitive e attrattive”. Per Ricci il problema della governance si incrocerà presto “con la local tax quindi possiamo ancora farcela ma siamo quasi fuori tempo massimo”.
Infine il sindaco di Pesaro ha lanciato una proposta che “potrebbe essere volano comune per tutti i territori: il rilancio dell’edilizia. Non parlo dell’edilizia pre-crisi ma di quella nuova edilizia fatta di risparmio ed efficientamento energetico che potrebbe creare un indotto importante. Abbiamo incentivi, tassi per i mutui mai stati così bassi. Concentriamo investimenti e formazione su questo asset strategico. A Pesaro lo abbiamo fatto, formando 100 famiglie nelle loro case, che a loro volte hanno formato altre famiglie. Senza spendere di più di quanto preventivato, presto potremmo avere circa centomila cittadini, prima inconsapevoli, informati su cosa sia il risparmio e l’efficienza energetica”. (ef)