• Giugno 24, 2015
di anci_admin

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Conferenza finanza locale – Nicotra: “Finanza locale è ancora cantiere aperto, auspichiamo cambio di passo nel 2016”

“La problematicità principale della finanza locale è il suo essere da troppi ann...

“La problematicità principale della finanza locale è il suo essere da troppi anni un cantiere aperto che, a causa dei tanti interventi normativi succedutisi nel tempo, ha reso complicata la vita degli amministratori e inciso sulla capacità di programmazione sia sulla spesa che sugli investimenti. Auspichiamo per il 2016 una stagione diversa”. Lo ha detto il segretario generale Anci, Veronica Nicotra, aprendo i lavori della IV Conferenza sulla Finanza locale Anci-Ifel che oggi e domani farà il punto di situazione sul fisco locale.
“Nei lavori di oggi e domani – ha argomentato Nicotra – vogliamo porre dei punti fermi per consolidare un quadro regole e strumenti più chiaro e definito, a partire del contributo che il comparto Comuni è stato chiamato a dare per concorrere al raggiunguimento dei saldi di finanza pubblica.
“Acquisito il decreto enti locali, che ha migliorato il quadro generale per i Comuni e su cui lavoreremo ancora nel passaggio al Senato, ci attendono altri appuntamenti importanti: dal tema degli investimenti ad una miglior definizione e sostenibilità del Patto di stabilità, fino ai fabbisogni standard su cui da tempo lavoriamo. Sul Patto– ha precisato il segretario generale Anci – abbiamo ottenuto un importante riduzione che si avvicina al 60% e ci attendiamo che questo risultato si compia del tutto con una complessiva rivisitazione delle regole per il 2016, anche alla luce del nuovo sistema di contabilità che è entrato in vigore quest’anno”.
Nicotra è poi tornata sull’ultimo rapporto della Corte dei Conti, ricordando come “i Comuni stanno dando un contributo troppo significativo ai saldi generali finanza pubblica. Nel 2014 c’è stata una contrazione del 12% sugli investimenti e del 3,5% sulla spesa corrente, con effetto diretto sulla minor crescita per l’economia locale. Se si confermasse questo trend – ha ammonito il segretario generale Anci – arriveremo nel 2017 a una spesa complessiva per i Comuni pari a quella del 1997, un dato impressionante se consideriamo che il sistema, per via delle riforme sul decentramento in atto, ha funzioni molto maggiori rispetto a quegli anni: si pensi ad soltanto a costi dei Comuni sull’emergenza profughi”.
Nicotra ha poi auspicato “una rivisitazione dell’imposizione immobiliare per tendere verso l’autonomia tributaria e una semplificazione fiscale sia per chi gestisce il tributo sia per il contribuente. Bisogna superare la bizzarra presenza di due tributi Tasi e Imu e migliorare al contempo il quadro sui tributi minori”.
Infine “una questione spinosa e urgente” su cui intervenire, per Nicotra è il fondo di solidarietà comunale. “Oggi – ha detto – questo è alimentato dai Comuni che rendono allo stato circa 600 milioni. Questo meccanismo deve essere rivisto perché impatta su ogni scelta dei Comuni, soprattutto per ciò che riguarda i tributi immobiliari. Serve perciò una riflessione per andare verso una vera autonomia tributaria gestita e manovrata solo dai Comuni, senza incursioni e coabitazioni da parte dello Stato. Questo ci permetterebbe di poter operare e programmare con più efficacia e magari ridurre la pressione fiscale sulla casa”. (ef)