• Luglio 14, 2016
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Concessioni demaniali – Gnassi: “Lavorare subito a nuove regole su base proposte Anci”

“Prendiamo atto del pronunciamento negativo della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, in L...

“Prendiamo atto del pronunciamento negativo della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in Lussemburgo, circa la proroga delle concessioni demaniali marittime al 2020, e chiediamo al Governo di riprendere con urgenza i lavori per una definitiva, chiara ed esaustiva regolamentazione delle concessioni demaniali marittime”. Così il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, delegato ANCI sulla materia.
“Una sentenza che conferma – dice Gnassi – quanto paventato dall’ANCI da tempo e in tutte le sedi istituzionali, e che l’aveva indotta a presentare una proposta proprio per evitare soluzioni emergenziali, invece di  un quadro di regole finalmente stabile ed omogeneo. Ci aspettiamo che la sentenza rappresenti l’occasione per adottare una normativa che definisca le regole in modo chiaro e stabile, che preveda dei criteri per i bandi pubblici e per la selezione dei concessionari, che riconosca il contributo importante dei Comuni nell’elaborazione dei bandi e nella determinazione dei criteri per l’assegnazione delle concessioni”.
“Si tratta – prosegue il Delegato – di una posizione che l’ANCI ha espresso da tempo, anche nell’aprile 2014 in audizione alla X Commissione della Camera dei Deputati. In quell’occasione era stata presentata una proposta in cui si delineavano alcuni criteri per l’assegnazione delle concessioni e si prevedevano criteri premiali dei Comuni che, in quanto detentori dei poteri urbanistici e di pianificazione sui loro territori, non possono non svolgere un ruolo fondamentale in questa partita. I criteri in base ai quali devono essere assegnate le concessioni devono essere radicati nella realtà sulla quale vanno ad incidere, e necessariamente dovranno prevedere un punteggio per i progetti di riqualificazione coerenti con la pianificazione comunale.
E’ evidente infatti che i Comuni, ai quali sono state delegate tutte le funzioni amministrative e le incombenze sui beni del demanio marittimo, sono gli unici a conoscere le realtà del proprio territorio e a garantire dunque la peculiarità delle proprie imprese balneari. Invitiamo dunque il Governo – conclude Gnassi  –  a convocare immediatamente un tavolo di lavoro per la discussione delle nostre proposte e a trovare subito soluzioni concrete ad una situazione che rischia di travolgere investimenti e imprese di un settore strategico quale il turistico balneare”.