• Marzo 27, 2015
di anci_admin

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Comuni – Anci Emilia Romagna, serve un nuovo patto tra governo ed enti locali

Ieri pomeriggio gli amministratori emiliano-romagnoli hanno incontrato il Presidente di Anci naziona...

Ieri pomeriggio gli amministratori emiliano-romagnoli hanno incontrato il Presidente di Anci nazionale Piero Fassino, per fare il punto sulle proposte dell’associazione dei comuni per uscire da una situazione di impasse che caratterizza il rapporto tra governo ed enti locali.
Ad aprire l’incontro il Presidente di Anci Emilia-Romagna Daniele Manca, per il quale "veniamo da un decennio di distorsione nei rapporti tra stato ed enti locali, durante i quali i comuni o hanno fatto da sostituti di imposta o hanno subito pesanti tagli lineari. In entrambi i casi, la situazione ha minato profondamente il rapporto fiscale tra sindaco e cittadini. Abbiamo bisogno quindi di una nuova stagione nei rapporti con il governo. In particolare si impone la necessità di un nuovo patto fiscale con i cittadini, che faccia pulizia nella pletora dei balzelli locali e indichi con chiarezza la strada della sostenibilità dei servizi".
"Mi ritrovo nell’impianto proposto dal sindaco Manca – ha affermato il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – che è poco lamentatorio e molto propositivo.Dobbiamo lavorare insieme come sistema per la competitività dei territori. Se questo è, i comuni devono avere risposte alle domande fatte al governo ma, al contempo, devono lavorare per quelle riforme istituzionali e territoriali ormai imprescindibili".
Ha chiuso l’incontro il Presidente Fassino, facendo il punto sulle proposte di Anci che a breve dovrebbero confluire in uno specifico decreto Enti Locali, dal fondo perequativo IMU/TASI all’IMU agricola per i comuni montani, dalla rinegoziazione dei mutui alle risorse per le città metropolitane, all’annoso problema del patto di stabilità. 
"Il nodo politico fondamentale – ha concluso Fassino – è che dobbiamo lasciarci alle spalle una fase in cui si è caricato sui comuni il risanamento della finanza pubblica più di altri, con una pesante perdita di autonomia. Ancora più del taglio delle risorse, è odiosa la riduzione dell’autonomia. La battaglia da fare è, allora, sulla riconquista dell’autonomia dei comuni". (com)