• Luglio 3, 2014
di anci_admin

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Città metropolitane – Pizzetti: “Legge Delrio da perfezionare, ma grande sfida ‘culturale’ per gli amministratori”

“La legge Delrio è stata l’unica legge approvata interamente in Parlamento negli ...

“La legge Delrio è stata l’unica legge approvata interamente in Parlamento negli ultimi anni, ed il suo percorso ha attraversato due governi e tre crisi di governo. Il suo iter si è concluso in soli 10 mesi e questo è la dimostrazione positiva del riformismo che nasce dalla riflessione dell’Anci: difatti l’impianto sostanziale della legge ha retto alla sua travagliata approvazione”. Lo sottolinea  il professor Franco Pizzetti, consigliere di Palazzo Chigi per gli affari istituzionali parlando  al seminario su città metropolitane e nuove province organizzato dall’Anci.
Soffermandosi su alcuni punti della riforma, Pizzetti non nega che nel testo approvato vi siano delle aporie e delle incoerenze. “La legge – afferma – è un po’ come un messaggio in una bottiglia e la sua attuazione dipenderà dalla volontà dei protagonisti della riforma, tenuto conto anche del fatto che le nuove province di secondo livello e le città metropolitane devono avere una copertura costituzionale”.
Su un punto, però, Pizzetti si dice certo: il nuovo modello di città metropolitane lancia una vera e propria sfida culturale agli amministratori locali. “Qui andiamo oltre il concetto di ente territoriale cui siamo stati abituati finora: è un ente di secondo livello, ma che non può limitarsi ad essere ente di servizio o funzionale della comunità. Chi le governerà non lo deve fare come una semplice provincia, ma dovrà concepire la città metropolitana come una grande occasione di sviluppo per l’intero territorio”.
Infine, Pizzetti si sofferma su alcuni possibili correttivi della legge. In primo luogo “le città metropolitane devono avere il diritto e il dovere di un rapporto speciale con le Regioni, le quali non devono vederle come enti concorrenti sul territorio”. Inoltre, conclude il consulente di Palazzo Chigi, bisognerà creare un nuovo modello di dialogo con quanto avviene in Europa, dove le città metropolitane sono già modelli efficienti di amministrazione: “Dobbiamo guardare alla rete europea delle città metropolitane per sviluppare una visione diversa dell’amministrare”, conclude Pizzetti. (gp)