Citta’ metropolitane – Orsoni, Paese attende da troppo tempo revisione assetto istituzionale

 Si e’ tenuta oggi l’audizione dell’ANCI presso la Commissione per le Questioni Regionali sul disegno di legge contenente disposizioni su Citta’ Metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e Fusioni di Comuni.
‘’Siamo in presenza di una profonda revisione dell’assetto istituzionale che il Paese attende ormai da troppo tempo’’ ha affermato il Sindaco di Venezia e Coordinatore delle Citta’ Metropolitane, Giorgio Orsoni intervenuto in rappresentanza dell’ANCI.
‘’Il Ddl – aggiunge Orsoni – delinea una nuova architettura istituzionale ispirata alla semplificazione degli assetti territoriali, alla loro maggiore efficienza amministrativa ed alla riqualificazione e riorganizzazione della spesa pubblica locale. Verso questi obiettivi, l’Associazione condivide la ratio ispiratrice del testo del provvedimento, non senza evidenziare la necessita’ di opportune e specifiche modifiche che possano migliorarne l’impianto complessivo’’.
‘’Prevedere un ridisegno istituzionale – spiega – che renda piu’ funzionali gli assetti territoriali attuali, basati su un impianto ormai risalente alla seconda meta’ del 1800, non e’ solamente auspicabile ma necessario. Proprio per la rilevanza di tali obiettivi occorre pero’ inquadrare questa riforma non solo nell’ottica minimalista del mero risparmio dei costi ipotizzati per la riduzione di per se’ di alcuni apparati amministrativi, cio’ sarebbe troppo marginale e di secondaria evidenza. L’essenza e l’importanza del disegno in discussione vanno, invece, piu’ opportunamente inquadrate nelle benefiche ricadute, ben piu’ rilevanti anche in termini di costi, che la semplificazione del sistema attuale, fatto di troppi livelli e conseguenti innumerevoli passaggi burocratici, porterebbe innanzitutto al cittadino ed alla spesa pubblica generale’’.
‘’In questa direzione, una revisione dei livelli intermedi di governo, la previsione di Citta’ Metropolitane, di Unioni di Comuni e di forti aggregazioni locali in Convenzione, senza mortificare le singole identita’ territoriali ma anzi rafforzandole – conclude il rappresentante dell’ANCI – potrebbero finalmente riportare anche il nostro Paese al passo con quanto in molti Stati europei si sta gia’ realizzando da almeno un ventennio’’. (mt/df)