• Giugno 18, 2014
di anci_admin

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Città metropolitane – Nardella: “Occasione di sviluppo e di sinergia dei governi dei nostri territori”

“La città metropolitana è soprattutto una occasione di sviluppo. E’ nata n...

“La città metropolitana è soprattutto una occasione di sviluppo. E’ nata non per esercizio istituzionale ma, penso, per dare una risposta concreta, efficace e innovativa a modelli di governo del nostro territorio”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella intervenendo al seminario “Citta’ metropolitane: Per un nuovo governo del territorio”, in corso di svolgimento presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio.
“La città metropolitana – ha ribadito Nardella – è un nuovo progetto di comunità e territorio oltre che di semplificazione del quadro istituzionale che si affianca, al contempo, al necessario sviluppo economico. In tal senso, devo dire che nelle finalità indicate nella legge vi è questa visione ed è giusto che prenda corpo seguendo le specificità dei territori”.
In questo senso, Nardella, sottolineando come questi mesi di transizione siano decisivi per la determinazione del ‘modello’ che verrà adottato, ha individuato due temi fondamentali da governare con attenzione in questo momento di riforma: le risorse disponibili e la regia dell’operazione.
In tema di risorse, “siamo molto preoccupati per il fardello economico e organizzativo che ricadrà sui comuni – ha detto il sindaco di Firenze -. Ciò detto, i sindaci non la vivono come un peso ma è chiaro che dobbiamo essere messi in condizione di partire”.
“Abbiamo bisogno di  un foglio bianco su cui scrivere la storia delle città metropolitane e non di un foglio colmo di fardelli, per questo – ha aggiunto – senza amplificare l’allarme ricordo che alcune Provincie stanno già dismettendo delle funzioni”, con ovvie conseguenze sui comuni.
Passando ai rapporti tra Stato e Regioni, il primo cittadino ha invitato a by passare il duello di ruoli che si sta aprendo, poiché i sindaci “non vogliono essere stritolati tra Stato e Regioni” e perché “questa delle città metropolitane deve essere una sfida di tutti, una possibilità di compattamento dei governi dei nostri territori, volani di economia di scopo e opportunità per abbattere costi”.
“Vedo – ha concluso – il modello di secondo livello di città metropolitane come ideale per offrire servizi sul territorio al servizio non solo del Comune capoluogo ma anche degli altri comuni”. (fdm)