• Ottobre 12, 2013
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Citta’ metropolitane – Fassino, Parlamento esamini al piu’ presto Decreto

'Il nostro invito al Parlamento e' quello di esaminare il decreto legislativo che istituisce le Citt...

‘Il nostro invito al Parlamento e’ quello di esaminare il decreto legislativo che istituisce le Citta’ Metropolitane in tempo per approvare  l’istituzione stessa entro la fine dell’anno in modo tale da èpoter dar vita a questa importante realta’ gia’ dal gennaio 2014.  Non bisogna infatti dimenticare che le Citta’ Metropolitane esistono gia nei fatti intorno alla grandi citta’ come Milano, Palermo, Catania, Roma, Torino e Messina’. E’ Quanto ha affermato il Presidente dell’ANCI e Sindaco di Torino, Piero Fassino, al termine della riunione del Coordinamento dei Sindaci delle citta’ metropolitane svolto oggi a Catania.
Durante l’incontro al quale hanno preso parte tra gli altri i primi cittadini di Catania, Enzo Bianco, di Milano, Giuliano Pisapia, di Venezia, Giorgio Orsoni, di Palermo, Leoluca Orlando, di Cagliari, Massimo Zedda e il vice sindaco di Roma, Luigi Nieri e’ stato approvato un documento programmatico dal titolo "Le Città metropolitane per cambiare il Paese".
‘C’e una realta’ di Comuni – ha sottolineato Fassino – che si integrano totalmente con il Comune capoluogo. Sono gia’ una grande realta’ dal punto di vista della vita quotidiana, dei servizi e delle politiche. Istituire le citta’ Metropolitane come gia’ avviene in tanti altri Stati europei – ha evidenziato – e’ un modo per modernizzare il Paese".
"Siamo nella fase in cui si sta discutendo la programmazione dei finanziamenti europei 2014-2020 – ha aggiunto Fassino – e noi abbiamo chiesto al Governo che ci sia una quota di questi finanizamenti finalizzati esclusivamente alle grandi aree metropolitane e alle città".
‘Pensiamo che in questi anni – ha sottolineato – gli investimenti fatti con grandi sforzi dai Comuni sulla cultura abbiano determinato un aumento di attrattività per i territori, con un innalzamento della qualita’ della vita e concorrendo inoltre allo sviluppo turistico del Paese’.
‘Ora invece – ha concluso il Presidente dell’ANCI – vediamo con preoccupazione come ci sia un a tendenza dello Stato a centralizzare le politiche culturali- Pensiamo che questo sia un grande errore perchè con la centralizzazione spesso si governa meno la materia e si aumentano le inefficienze’. (mb/com)