• Novembre 3, 2015
di anci_admin

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Città e Università – Corradini (Rettore Camerino): “Eccellenze Atenei volano per economia città”

Sgravi, incentivi, joint venture nelle politiche di promozione internazionale, misure urba...

Sgravi, incentivi, joint venture nelle politiche di promozione internazionale, misure urbanistiche e infrastrutture ad hoc. Comuni e mondo accademico potenziano le sinergie, sottoscrivendo una serie di impegni per favorire il rilancio, il potenziamento e lo sviluppo di un sistema di formazione di alta qualità nelle città. Ne parliamo con il Rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini.
Rettore Corradini Cosa pensa dell’accordo recentemente siglato tra Anci e Crui all’ultima assemblea Anci di Torino?
Sono sicuro che sia la direzione giusta da intraprendere, i Comuni sedi dell’Università di Camerino da sempre si sono impegnati a garantire la massima collaborazione affinché gli studenti possano trovare un ambiente di studio ottimale e di alto livello qualitativo. Ne è un esempio il comune di Ascoli Piceno, sede della Scuola di Architettura e design di Unicam, che ha investito risorse cospicue per mettere a disposizione del nostro Ateneo una struttura che sarà adibita a Polo didattico per gli studenti. Altro investimento importante è stato quello del Comune di Matelica, sede del polo didattico di Medicina Veterinaria, che,  grazie ad un considerevole investimento di risorse ha sostenuto Unicam per l’ambizioso traguardo della certificazione europea dell’AEVE (European Association of Establishments for Veterinary Education).  Fondamentale, infine, è il rapporto di collaborazione con il Comune di Camerino che si è rinsaldato negli anni sempre di più:  tra le numerose sinergie messe in atto, c’è la nuova sede del polo didattico di Informatica, nei locali che prima ospitavano il Tribunale.
Quanto è difficile (o facile) costruire un rapporto organico di cooperazione e comune impegno tra istituzioni, società civile e mondo accademico?
Per l’Università di Camerino è stato un percorso graduale, la consapevolezza di procedere con questa nuova modalità di condivisione è iniziata dapprima con il Comitato dei Sostenitori, composto dai soli imprenditori e relative associazioni di categoria e professionali, successivamente con la Consulta Permanente per lo Sviluppo del Territorio composta da Sindaci e Presidenti di Unioni Montane del territorio ed in ultimo con la Consulta per il Lavoro e la Valorizzazione della Persona, di cui fanno parte le principali organizzazioni sindacali.
Qual è la situazione a Camerino e come valuta il livello di collaborazione con gli attori del territorio?
Unicam ha voluto fare un investimento molto importante per la crescita del proprio territorio, un investimento che poi abbiamo messo a disposizione di tutti. Abbiamo ricercato un profondo cambiamento territoriale, un salto di paradigma che ha portato all’affermazione di nuovi modelli di fruizione della formazione e dell’informazione e abbiamo cercato di promuovere la necessità di indirizzare tutti gli sforzi verso la condivisione delle risorse a disposizione di ciascuno, per tornare a generare risorse da mettere a sistema, sia a vantaggio dei partner che dell’interesse collettivo.  Tutto questo è stato possibile principalmente con l’istituzione della Consulta permanente per lo sviluppo del territorio della quale sono parte attiva i Sindaci dei comuni di Camerino e di altri 6 comuni del territorio oltre a tre unioni montane.
L’accordo prevede la creazione di un sistema di garanzie per gli studenti fuori sede e il controllo degli abusi nel mercato degli affitti. Come può l’Università concorrere al raggiungimento di questo obiettivo?
L’Università di Camerino, in collaborazione con i Comuni che hanno aderito alla Consulta permanente per lo sviluppo del territorio, ha realizzato il progetto “Alloggi ComUni” per creare nel territorio una rete di famiglie che mettano a disposizione il proprio alloggio per accogliere studenti universitari in casa, al fine di attuare un’opportunità di co-abitazione. La co-abitazione porta alla gratuità dell’alloggio in cambio della presenza in casa dello studente in particolari orari (ad esempio la notte per garantire una presenza alle persone anziane o sole): questo tipo di accordo, comunemente utilizzato nei Paesi anglosassoni, stenta un po’ a decollare, ma abbiamo incoraggianti segnali di crescita.
Il Paese vede all’orizzonte una timida ripresa economica. Quale il ruolo degli atenei in questo processo?
La crisi economica che ha investito l’Europa e maggiormente l’Italia in questi ultimi anni, ha aumentato la necessità di ricercare nuove strategie di crescita e di rilancio. In questo contesto le Università hanno ruolo fondamentale, quello di tenere unite le realtà produttive. Per crescere e diventare forti e competitivi bisogna mettersi in gioco, acquisire professionalità, garantire qualità e fare rete perché l’individualismo è ormai messo all’angolo. Noi abbiamo messo sul tavolo una serie di iniziative condividendo risorse, competenze, conoscenza ed energie a “costo organizzativo zero” ma dalle grandi potenzialità, penso all’istituzione di “Labtec”, un laboratorio diffuso sul territorio realizzato in rete tra Ateneo e imprese,  oppure all’Ufficio Unico Europa, nel quale le competenze di Unicam in ambito di progettazione vengono condivise anche da altre istituzioni.
In che misura le eccellenze della sua Università hanno contribuito in passato a far crescere la città e il suo hinterland?
Le eccellenze della nostra Università senza dubbio rappresentano un volano per l’economia di Camerino e del territorio, permettono di esportare la nostra realtà e il nome di Camerino in tutto il territorio nazionale ed internazionale. Creano attrattività e grandi opportunità per il territorio, basti pensare ai numerosi incontri nazionali ed internazionali che si organizzano presso il nostro ateneo che attraggono ogni anno moltissimi partecipanti. Camerino viene molto spesso definita Città Campus: penso non ci sia definizione migliore! (ef)