• Marzo 4, 2025
di Francesca Romagnoli

Storia in Comune

Città del Carnevale 2025. Vinella (sindaco Putignano): “La 631ˆ edizione tra arte e sovversione”

L’edizione di quest’anno ha come tema Sovversione, un concetto legato anche alle sfide attuali della società
Città del Carnevale 2025. Vinella (sindaco Putignano): “La 631ˆ edizione tra arte e sovversione”

“A Putignano il Carnevale più antico d’Europa, esplosione di creatività e tradizione”. Parole del sindaco Michele Vinella “un evento imperdibile capace di valorizzare l’intero patrimonio culturale”.
Le origini risalgono al 1394 quando la città fu scelta per ricevere le reliquie di Santo Stefano, il trasferimento avvenne il 26 dicembre, giorno che coincise con la Festa delle Propaggini che segna l’inizio del Carnevale di Putignano.
Per Vinella il Carnevale è “una macchina efficiente dal punto di vista economico ed organizzativo ma anche complessa, perché per la riuscita ha bisogno di coordinamento e professionalità assoluti”.
Ad animare le giornate del Carnevale sette carri allegorici, sei gruppi mascherati e sei maschere di carattere che sfilano per le strade della città, cuore pulsante della manifestazione.
I carri sono opere d’arte realizzate dai maestri cartapestai, prendono vita nelle fucine dei capannoni, affascinanti laboratori che per mesi lavorano ai carri accompagnandoli dal momento dell’ideazione a quello della realizzazione, mentre le maschere di carattere sono affidate alla creatività e alla passione delle giovani leve della cartapesta putignanese.
“L’edizione del Carnevale di quest’anno ha scelto come tema Sovversione, un concetto legato non soltanto alla tradizione carnevalesca – precisa il sindaco – ma anche alle sfide attuali della società. La sovversione assume un valore creativo, non distruttivo, l’obiettivo è ribaltare temporaneamente l’ordine stabilito creando uno spazio di libertà, satira e critica sociale”.
Alle 24 di oggi 365 rintocchi della Campana dei Maccheroni suoneranno con il rito simbolico del Funerale del Carnevale. “La festa – conclude Vinella – è una specie di mostro sacro difficilissimo da gestire bisognoso di continui cambiamenti necessari per stare al passo con i tempi”.