• Settembre 3, 2015
di anci_admin

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Chiusura uffici postali – Toscana, tanti sindaci in piazza contro tagli. Chienni (Anci): “Speriamo nell’azione del governo”

Erano davvero tanti i sindaci e gli amministratori  toscani che stamani hanno partecipato alla ...

Erano davvero tanti i sindaci e gli amministratori  toscani che stamani hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Anci e Uncem davanti alla sede regionale di Poste Italiane in via Pellicceria, per protestare contro il piano di chiusure che in Toscana prevede da lunedì prossimo la cancellazione di 59 uffici postali. Decine di fasce tricolore, insieme ai sindacati di categoria, hanno voluto ribadire in piazza il loro no ad un progetto che penalizza fortemente i territori e i cittadini.  
 “La nostra protesta sta andando avanti su due piani: quello giuridico e quello politico" spiega Sergio Chienni, vicepresidente vicario di Anci Toscana e sindaco di Terranuova Bracciolini. Sul piano giuridico, abbiamo presentato ricorso al Tar perché riteniamo alla luce delle normative vigenti che i Comuni non siano stati adeguatamente coinvolti e che le motivazioni addotte da Poste siano generiche, non essendo stata dimostrata nello specifico la non economicità degli uffici oggetto del provvedimento di chiusura. Sul piano politico stiamo cercando di far sentire forte la nostra voce per scongiurare le chiusure. E qui stamani ne abbiamo una testimonianza concreta, con la presenza di tanti sindaci, amministratori e cittadini, che sentono fortemente l’importanza del mantenimento di questi presidi; perché la chiusura degli uffici postali toglie un solido riferimento a tanti cittadini, come ad esempio agli anziani che vi si recano a prelevare la pensione, creando problemi e difficoltà per tanti servizi”.  
Chienni sottolinea di aver “accolto con favore sia l’impegno della Regione Toscana a sostenerci in questa battaglia, sia le parole di ieri del sottosegretario Antonello Giacomelli, che ha espresso l’impegno del governo di far valere le posizione dei Comuni rispetto a Poste”.  “Anci, Uncem e Regione avevano aperto un tavolo di trattativa con Poste, in cui sembrava ci fosse la disponibilità ad attuare un comportamento diverso – conclude Chienni – ma poi l’azienda è andata per la sua strada senza ulteriori mediazioni. Per questo ora abbiamo intensificato le nostre azioni dimostrative, come quella di stamani. Quanto detto da Giacomelli sembra aprire scenari diversi; speriamo possa produrre risultati positivi”.(com/gp)