• Febbraio 18, 2015
di anci_admin

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Catasto – Ifel e Agefis, nasce l’osservatorio per il monitoraggio dell’impatto fiscale della riforma

Si è tenuto oggi a Roma, nelle more dell'approvazione del decreto attuativo della delega fisc...

Si è tenuto oggi a Roma, nelle more dell’approvazione del decreto attuativo della delega fiscale in materia di catasto, un incontro fra Guido Castelli, nella sua qualità di Presidente di IFEL, l’ Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, e Mirco Mion, Presidente dell’Associazione dei Geometri Fiscalisti, allo scopo di stabilire un raccordo tra le due organizzazioni utile a monitorare il percorso evolutivo della riforma del catasto. L’obiettivo della collaborazione è la costituzione di un osservatorio per il monitoraggio dell’impatto che la revisione del catasto avrà nell’ambito della normativa tributaria locale. È indiscutibile, infatti, l’esigenza di sviluppare un’adeguata base conoscitiva dell’incidenza del nuovo “valore medio ordinario” che andrà a sostituire, a revisione del Catasto conclusa, l’attuale rendita catastale per il calcolo delle imposte a livello locale.
L’Associazione dei Geometri Fiscalisti è da tempo impegnata sul fronte della revisione del Catasto, un mutamento radicale che toccherà da vicino tutti i contribuenti: non deve essere dimenticato, infatti, che il fine della riforma è rendere coerenti le rendite catastali con il reale valore degli immobili e, quindi, raggiungere una effettiva equità per quanto riguarda il calcolo delle imposte immobiliari. “AGEFIS e IFEL, attraverso questo accordo, intendono monitorare attentamente l’impatto che il nuovo sistema estimativo del catasto fabbricati e le nuove modalità di determinazione delle basi imponibili avranno sulle imposte locali, anche in vista dell’introduzione della nuova local tax, che dovrebbe andare a sostituire le attuali IMU e TASI”, commenta il presidente dell’Associazione, Mirco Mion.
IFEL, la fondazione istituita dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), studia e mette a disposizione conoscenze sulla finanza locale, fornendo dati, analisi ed elaborazioni statistiche, scenari previsionali sulle entrate proprie e sui trasferimenti ai Comuni, sulla finanza territoriale e sulla gestione delle risorse finanziarie e strumentali, aiutando lo sviluppo della finanza dei Comuni nella direzione dell’autonomia effettiva di entrata e di spesa, della responsabilità nella gestione economico-finanziaria e della trasparenza verso i cittadini contribuenti.
In direzione analoga si muove anche AGEFIS, promuovendo e incentivando la collaborazione con enti pubblici ed enti e soggetti privati nell’organizzazione di studi e ricerche. “Siamo fermamente convinti” prosegue il presidente Mion “che solo attraverso una reale collaborazione tra i protagonisti della revisione del Catasto sarà possibile raggiungere l’obiettivo dell’equità fiscale. La partecipazione dei Comuni sarà determinante, essendo gli enti locali i profondi conoscitori del patrimonio immobiliare: senza la loro collaborazione la riforma è destinata a fallire. Ma non devono essere trascurati, in questa delicatissima fase di transizione, i professionisti, grazie ai quali si potranno raccogliere dati puntuali sul territorio, per accertare e definire le caratteristiche dei singoli immobili e rendere pertinenti i dati catastali alla realtà immobiliare.”
"La predisposizione del decreto" – ha precisato Guido Castelli – " non è stata preceduta da un adeguato coinvolgimento dei Comuni che, al contrario, saranno chiamati a svolgere un ruolo decisivo e strategico ai fini del buon esito della riforma. La riforma può rappresentare una svolta epocale sia per i cittadini che per i comuni, ma il buon esito dell’iniziativa non può prescindere da una metodologia rigorosa e condivisa al tempo stesso. Ricostruire completamente i valori del patrimonio immobiliare italiano significa incidere profondamente sulla ricchezza del paese e sulle potenzialità fiscali del sistema comunale. La collaborazione tra IFEL e AGEFIS va proprio in questo senso: garantire trasparenza ed efficacia alla riforma attraverso la collaborazione di quanti non potranno non essere protagonisti del processo. "
AGEFIS, infatti, riunisce al suo interno professionisti qualificati che svolgono attività di consulenza fiscale e tributaria in maniera complementare alla consulenza tecnica e immobiliare, e predispongono strumenti operativi elaborati per fornire ai contribuenti risposte adeguate in tema di fiscalità immobiliare e reddituale, ponendosi, nei confronti dei contribuenti, come interlocutori unici in grado di fornire risposte e soluzioni concrete.
“Siamo molto soddisfatti di questo accordo e della collaborazione fra AGEFIS ed IFEL”, conclude Mion “proprio perché crediamo che attraverso l’analisi dei dati, il monitoraggio costante ed il fattivo coinvolgimento di istituzioni, associazioni, enti locali e professionisti si possa raggiungere quell’equità fiscale così necessaria”. (com/gp)