• Ottobre 21, 2019
di Gabriella Petrelli

Tasse comunali

Castelli a ‘Mi manda Rai 3’: “Sindaci front office Stato. Urge sostegno già in legge di bilancio”

Il presidente della Fondazione finanza locale dell’Anci, stamattina alla trasmissione di Rai 3. “La politica di esasperazione fiscale di cui è stata vittima il bene casa ha fortemente penalizzato il valore del patrimonio immobiliare degli italiani in questi anni"

“I sindaci ci mettono sempre la faccia, come nel caso delle inadeguatezze nei servizi di igiene urbana e nella gestione della Tari, ma spesso sono il terminale di inefficienze che nascono da lontano e che riguardano l’organizzazione impiantistica in cui si articola il ciclo dei rifiuti che è governato dalle Regioni”. Così Guido Castelli, presidente dell’Ifel, stamattina alla trasmissione Rai “Mi manda Rai 3” commenta il sistema delle tasse locali.
“La Tari aumenta soprattutto dove il servizio funziona peggio e questo paradosso fa imbestialire i cittadini che immaginano che il gettito della tassa rifiuti renda più pingui le casse dei Comuni. Non è così visto che la TARI, per legge, finanzia integralmente ed esclusivamente i contratti di servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Non è questo il solo paradosso di cui, in materia di fiscalità locale, sono vittime i sindaci italiani.
Basti pensare alla tassa sulla casa. Nel 2012 il gettito dell’ICI era pari a 9,2 miliardi di euro” – ha spiegato Castelli – “ ma con il ”Salva Italia“ di Monti (che ha introdotto l’IMU) il gettito è arrivato a quasi 24 mld ma dell’aumento, a causa di tagli contestuali operati dallo Stato, non hanno beneficiato i comuni. Nel 2019 tra IMU e TASI il gettito arriva circa 21 mld di euro, 340 euro pro capite, ma la parte prevalente del gettito riguardante capannoni e opifici (immobili di categoria D) va ad arricchire lo Stato centrale e non i bilanci comunali. La faccia del gabelliere tuttavia rimane quella del sindaco. La politica di esasperazione fiscale di cui è stata vittima il bene casa ha fortemente penalizzato il valore del patrimonio immobiliare degli italiani in questi anni. Guarda con molta ostilità ai ventilati aumenti delle pretese impositive riguardanti gli immobili. Il marcato di riferimento già soffre molto e non possiamo introdotte ulteriori penalizzazioni a carico dei proprietari”.


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