• Dicembre 14, 2022
di Giuseppe Pellicanò

Unione europea

Bianco: “Su applicazione diritto Ue serve più collaborazione tra livelli di governo”

Audizione del presidente del CN in Commissione Politiche Ue della Camera. "Per ridurre le violazioni del diritto Ue serve intervento del legislatore per risorse e personale comunale adeguato"
Bianco: “Su applicazione diritto Ue serve più collaborazione tra livelli di governo”

“La collaborazione tra diversi livelli di governo per accertare le responsabilità nelle violazioni delle norme UE è un elemento fondamentale per avviare un percorso virtuoso che non solo riduca le procedure in corso ma favorisca una sensibilizzazione più ampia sul tema. I Comuni sono pronti a fare la propria parte, nel quadro di meccanismi di buona collaborazione tra i diversi livelli istituzionali. Ma servono interventi legislativi con misure e risorse adeguate attivando azioni che riducano le violazioni, a partire dalla formazione del personale comunale”. Lo ha sottolineato Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci, parlando davanti la Commissione Politiche Ue della Camera, nell’ambito dell’esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni su come applicare il diritto dell’Ue per un’Europa dei risultati.
Richiamandosi ai temi segnalati dalla Comunicazione e che hanno “un forte impatto sulla qualità di vita nelle città e sullo spirito di comunità”, quali la tutela della cittadinanza europea, la difesa dell’uguaglianza e della non discriminazione, la lotta all’incitamento all’odio e il sostegno all’immigrazione legale, Bianco ha auspicato “strumenti sempre più puntuali per prevenire all’origine le violazioni del diritto dell’UE”. A suo parere per migliorare l’applicazione delle norme bisogna, da un lato “prevedere chiare indicazioni per i soggetti che devono darvi applicazione creando un clima positivo di collaborazione tra diversi livelli istituzionali” e dall’altro, “promuovere forme innovative di collaborazione tra istituzioni europee e Stati membri”.
Il presidente del CN Anci ha poi riconosciuto come “un migliore collegamento tra gli strumenti finanziari offerti dall’Unione Europea ai contesti territoriali, dai Fondi Strutturali al PNRR, è fondamentale per accelerare i processi di riforma e per rendere più efficiente la macchina amministrativa dei Comuni”. Tuttavia, ha ricordato che “è altrettanto necessario agire a livello nazionale stabilendo forme di collaborazione più strette tra diversi livelli istituzionali per evitare sovrapposizioni, favorire la spesa e promuovere il rispetto di obiettivi ambiziosi come quelli posti dall’UE sulla neutralità climatica”.
Entrando poi nel dettaglio Bianco ha indicato alcune misure concrete per migliorare nel complesso l’applicazione del diritto Ue. Come “il rafforzamento e l’estensione ai Comuni di meccanismi come il Public Administration Cooperation Exchange “che – ha sottolineato – può favorire lo scambio di buone pratiche e soluzioni tra amministrazione di Paesi diversi attraverso forme temporanee di mobilità del personale”. Ancora la “razionalizzazione dell’utilizzo delle procedure di infrazione, non limitandole a singoli casi ma a fattispecie più ampie e strutturali”. Per finire con “la definizione di un sistema rapido di accertamento delle violazioni e di risoluzione anzi tempo di possibili infrazioni”.
Senza dimenticare di mettere a frutto le esperienze del Covid e della guerra in Ucraina, esperienze che segnalano “come il rafforzamento degli strumenti per velocizzare l’applicazione del diritto in caso di crisi e la sua eventuale estensione ad altri ambiti non emergenziali sono necessari per garantire efficacia all’azione europea”, ha concluso Bianco.