- Febbraio 9, 2022
Minacce ai sindaci
Bianco: “Crescono gli atti intimidatori. Importante il dialogo tra sindaci e prefetti”
“Gli atti intimidatori hanno ancora in parte una matrice mafiosa, grave e intollerabile. Ma le minacce oggi hanno anche origine da altre tipologie di violenza. Diamo un po' di serenità a chi oggi è esposto in prima persona per amministrare i Comuni". Il presidente del CN Anci alla “Giornata formativa: corso da Viceprefetto sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali”“Gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali hanno ancora in parte una matrice mafiosa, grave e intollerabile. Ma le minacce oggi hanno anche origine da altre tipologie di violenza: rabbia contro una decisione amministrativa, per esempio contro limitazioni causate dalla pandemia, o da un disagio sociale o anche da paure create in relazione all’immigrazione e all’accoglienza di rifugiati.
La responsabilità degli amministratori locali si è accresciuta nella percezione dell’opinione pubblica: dalla sicurezza urbana alla protezione civile, dal contrasto all’evasione fiscale alle ludopatie, anche per problematiche su cui i sindaci non hanno competenza o responsabilità. Spesso sovraesponendo direttamente i primi cittadini. Una condizione che si è acuita anche durante la pandemia: abbiamo assistito a manifestazioni minacciose di gruppi di cittadini che si sono recati, addirittura, presso il domicilio dei sindaci”.
È quanto ha sottolineato il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco intervenuto alla “Giornata formativa: corso da Viceprefetto sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali” che si è svolto oggi a Roma.
“Un fenomeno multiforme e in crescita quello degli atti intimidatori che interessa tutto il territorio nazionale – ha proseguito Bianco – . Nei primi nove mesi del 2021 sono stati 541 gli atti intimidatori registrati, con un aumento del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020 in cui si erano registrati 463 episodi. Le minacce vengono anche dai social network: se fino al 2015 questi strumenti erano presi poco in considerazione, nel 2020 sono diventati il primo strumento utilizzato nel 19% dei casi è sono diventati vero e proprio terreno di diffamazione”.
Facendo il punto sul fenomeno Bianco ha ricordato una importante novità introdotta nella legge di bilancio 2022 che istituisce un “Fondo diretto agli enti locali” con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro per il prossimo triennio, i cui criteri e modalità di riparto saranno definiti a seguito dell’esame in Conferenza stato città ed autonomie locali.
“Un impegno mantenuto dal Governo – ha precisato Bianco – su una misura specifica proposta dell’Anci che, in sede di Osservatorio Nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori, ha evidenziato la necessità di una tutela concreta nei confronti degli amministratori locali minacciati in prima linea ogni giorno sui territori”.
In questa direzione – in chiusura del suo intervento – il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci ha posto l’accento sul rafforzamento del rapporto tra sindaci e prefetti in particolare nei piccoli Comuni per tutelare gli amministratori locali: “È fondamentale un dialogo costante tra sindaco e prefetto tenendo conto che nei piccoli centri il rapporto è diverso da quello dei grandi Comuni. Per questo, è utile rafforzare ancora un’attenzione delle Prefetture anche per queste situazioni. In molti casi la collaborazione è già ben avviata e le direttive della ministra vanno in questa direzione. Ora rafforziamo e rendiamo più operativo l’Osservatorio nazionale. Diamo un po’ di serenità a chi oggi è esposto in prima persona per amministrare i Comuni italiani. “