- Settembre 6, 2018
Bando periferie
De Pascale (Anci E.Romagna) ai parlamentari: “Governo non blocchi progetti per nostre città”
Un appello ai Parlamentari eletti in Emilia-Romagna per chiedere loro di modificare, nei prossimi passaggi parlamentari, la parte del decreto Milleproroghe che blocca i fondi del bando periferie. A lanciarlo è Michele de Pascale, Presidente di Anci Emilia-Romagna e sindaco di Ravenna
Un appello ai Parlamentari eletti in Emilia-Romagna per chiedere loro di modificare, nei prossimi passaggi parlamentari, la parte del decreto Milleproroghe che blocca i fondi del bando periferie. A lanciarlo è Michele de Pascale, Presidente di Anci Emilia-Romagna e sindaco di Ravenna che ha scritto loro una lettera per ribadire chei fondi del bando “sono stati da tempo sottoscritti formalmente fra i Sindaci e il Governo, e dunque impegnano lo Stato. Il nuovo Parlamento e il nuovo Governo”.
De Pascale ricorda che “gli interventi programmati grazie al bando periferie riguardano il miglioramento della vita dei cittadini delle nostre periferie: scuole, case popolari, strutture sportive, contenitori culturali, parchi, luoghi di aggregazione, infrastrutture e molto altro: tutti interventi che miglioreranno la vivibilità e la sicurezza di tutti. In Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, questi investimenti riguardano ben oltre la metà della nostra popolazione”.
A suo parere “il danno non sarebbe per i Sindaci ma per i cittadini e le comunità. Il blocco di questi fondi con valore retroattivo violerebbe ogni elementare principio di leale collaborazione istituzionale, in ragione del quale i Comuni hanno impegnato o speso risorse per la progettazione e l’avvio delle procedure, modificato bilanci pluriennali, richiesto autorizzazioni, assunto obblighi contrattuali. Anche molte imprese private hanno già speso soldi per questi progetti. Bloccare i fondi del bando periferie dunque genererebbe sprechi e caos inammissibili”.
Da qui il suo appello a ritornare sul testo del decreto: “Vedo tutte le ragionevoli condizioni perché la Camera dei Deputati prima e il Senato poi in seconda lettura, ripristinino i fondi per il bando periferie, intervenendo sulla formulazione attuale dei commi 2 e 3 dell’articolo 13 del Milleproroghe”. (gp)