- Marzo 5, 2018
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Avvistamenti – Una biblioteca per Roma moderna
Roma è una città un po’ inafferrabile, e spesso la difficoltà di go...Roma è una città un po’ inafferrabile, e spesso la difficoltà di governarla ha a che fare con questa sua irrappresentabilità. Perciò abbiamo bisogno del “racconto”corale degli urbanisti, dei sociologi, degli scrittori, degli amministratori, degli artisti… Anche ragionando su questo tema è nato un nuovo progetto che riguarda Roma, una iniziativa che ha un obiettivo specifico da raggiungere entro tempi relativamente brevi, e che mira a coinvolgere cittadini e istituzioni, chiedendo un incontro con il Comune di Roma: poter disporre di una biblioteca comunale riservata esclusivamente allo sviluppo della città dal 1870 ad oggi, ovvero dal momento in cui Roma diventa moderna (con tutti i testi fondamentali e particolari di una vicenda che ci riguarda da vicino e che non può dirsi ancora del tutto conclusa) . Il progetto è messo a punto dalla Associazione Roma moderna, fondata da Emanuela Carrano, Valerio Paolo Mosco e Marco Pietrolucci, la quale intende muoversi su due fronti: da una parte la richiesta al Comune per ottenere una sede propria per questa biblioteca, dall’altra la richiesta di finanziamenti europei e la ricerca di sponsor privati, anche per attivare una serie di contratti con dottorandi e ricercatori (non solo romani) i quali dovrebbero dar vita ad un osservatorio sulle trasformazioni urbane della città e del suo territorio.
Diamo la parola ai suoi artefici.
“Tutti i cultori di Roma, di ogni tempo e luogo, sanno per averne fatto esperienza diretta, che accanto alla città fisica con i suoi monumenti, i suoi spazi, le sue storie, i suoi miti e i suoi abitanti reali esiste una città analoga, altrettanto complessa e stratificata, ugualmente millenaria, rispetto a quella reale, costituita dalle opere di tutti quelli che hanno studiato, vissuto, rappresentato e descritto la vita di Roma dalle sue origini all’attualità dei nostri giorni. La relazione tra la città fisica e la città rappresentata (da scrittori, cineasti, architetti, ecc) è una delle relazioni fondamentali per capire una città, per definirne la vitalità nel tempo, ed è senza dubbio uno dei motori fondamentali (produttivi, creativi, economici) con cui si costruisce la civitas ovvero l’insieme delle comunità che abitano lo spazio fisico della città e in questa si identificano.Nel caso di Roma questo rapporto è da sempre vitale, costituendo una delle sue qualità più difficilmente eguagliabili, per profondità, ampiezza e qualità di quanto è stato scritto e rappresentato della città. Non c’è biblioteca, che possa definirsi tale, che non abbia al proprio interno una sezione su "Roma", nella quale viene raccolta una parte di questa straordinaria testimonianza della vitalità della città eterna , quasi un suo virtuale prolungamento ben oltre le dimensioni fisiche della città”. (fl)