• Novembre 13, 2015
di anci_admin

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Avviso pubblico – Rapporto amministratori sotto tiro: una minaccia ogni 24 ore, 361 atti di intimidazione nel 2014

Amministratori locali sempre più sotto tiro. Auto incendiate, lettere con minacce o proiettil...

Amministratori locali sempre più sotto tiro. Auto incendiate, lettere con minacce o proiettili, spari alle abitazioni, ordigni esplosivi, sempre più aggressioni verbali e fisiche, tentati omicidi. Sindaci costretti a vivere sotto scorta o a dimettersi per paura. Nel 2014 sono stati 361 gli atti di intimidazione e di minaccia nei confronti di amministratori locali e funzionari pubblici, il 3% in più rispetto al 2013. Un numero impressionante: una media di 30 intimidazioni al mese, praticamente una ogni 24 ore. E’ quanto emerge dal Rapporto di ‘Avviso Pubblico’, l’associazione di enti locali e regionali per la formazione civile contro le mafie, presentato oggi a Napoli.
Dati impressionanti che però – sottolinea il rapporto – riguardano "soltanto i fatti di cui si è venuti a conoscenza consultando una molteplicità di fonti di stampa, sia nazionale che locale". Il fenomeno, per l’anno 2014, ha interessato 18 regioni, 69 province e 227 comuni, a dimostrazione di come, seppur in modo quantitativamente differenziato, quello delle minacce e delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali e del personale della Pa sia un fenomeno che ha assunto un carattere nazionale.
È ancora una volta il Sud d’Italia con il 64% dei casi – sommando anche il dato delle isole – l’area geografica dove gli amministratori locali e il personale della Pa risultano maggiormente esposti, riferisce il rapporto di ‘Avviso Pubblico’. Segue l’area del Nord Italia con il 14% dei casi – ottenuto sommando Nord Est e Nord Ovest – e il Centro Italia con il 12% dei casi.
A livello regionale, il primato degli atti intimidatori e minacciosi nei confronti degli amministratori locali e del personale di Pa per il 2014 spetta alla Sicilia: 70 casi, pari al 20% del totale. Seguita dalla Puglia – che l’anno scorso aveva il primato della classifica e che nel 2014 ha fatto registrare 54 casi, pari al 14% del totale – dalla Calabria e dalla Campania, entrambe con 52 casi, pari al 14% del totale. Seguono le regioni del Centro-Nord, tra cui: il Lazio (8%), la Lombardia (4%), il Veneto e la Liguria (3%). La Sardegna si colloca al sesto posto della classifica nazionale con il 6% del totale dei casi censiti, rispetto al quarto posto registrato nel 2013. A livello provinciale, il primato degli amministratori sotto tiro spetta ad una provincia campana, quella di Napoli (29 casi), seguita da quella di Palermo (28 casi), Cosenza e Roma (19 casi), per concludere con quella di Foggia (15 casi). (com/gp)