• Gennaio 23, 2013
di anci_admin

Attività produttive

Attività produttive – Nardella: “Su gioco d’azzardo si adegui tassazione e si rafforzi potere regolazione Comuni”

“In un anno e mezzo la Commissione Attività produttive Anci ha ottenuto il riconoscim...

“In un anno e mezzo la Commissione Attività produttive Anci ha ottenuto il riconoscimento della centralità di questo settore nell’attività associativa. E questo vale innanzitutto per il settore giochi pubblici, su cui la nostra azione deve proseguire per ottenere una tassazione più equa e per rafforzare i poteri di regolazione dei Comuni”. Lo ha affermato il vice sindaco di Firenze, Dario Nardella, che oggi ha tracciato il bilancio come presidente della Commissione, ruolo che lascia per la sua candidatura alle prossime elezioni politiche.
“Nel campo dei giochi pubblici, di fatto gioco d’azzardo legalizzato, l’associazione ha portato avanti una battaglia i cui risultati non ci hanno soddisfatto”, ha spiegato Nardella. “Da un lato il governo non ha accolto la nostra richiesta, più volte avanzata dal presidente Delrio, per normalizzare la tassazione sul fatturato dei giochi elettronici, così da sostenere le finanze dei Comuni nell’ambito dei servizi al cittadino”. Dall’altro “ai municipi non è riconosciuto alcun ruolo nella regolazione delle sale giochi, al punto che la decisione di aprire spetta solo al Questore, mentre Comuni, sindaci e consigli comunali non possono ‘mettere bocca’ su un’attività che ha un forte impatto sociale sui territori”.
Per questo motivo “abbiamo istituito un gruppo di lavoro ed individuato anche una terza via a legislazione invariata, con la quale – ricorda – i Comuni potranno quantomeno pianificare l’apertura delle sale partendo dal rispetto di requisiti legati all’impatto sociale, al degrado, alla sicurezza dei cittadini, alla mobilità ed all’ambiente. Anche se l’obiettivo dell’Anci – ribadisce il vice sindaco di Firenze – è la modifica di una legislazione che oggi rasenta anche il paradosso, basta pensare la pianificazione delle sale giochi del territorio è lasciata all’Agenzia dei Monopoli di Stato: è come chiedere a Dracula di gestire la banca del sangue”.
Un altro settore su cui si è impegnata la Commissione Anci è stato una ‘liberalizzazione più regolata’ del commercio. “La strada intrapresa dal governo è giusta, ma troppo sbilanciata verso la deregulation di un settore che ha una forte correlazione con le specificità del territorio e con gli aspetti sociali e culturali dello stesso”, ricorda Nardella. Per questo l’associazione deve continuare il suo lavoro per “modificare la legislazione su un piano di maggiore equilibrio tra una corretta liberalizzazione associata al riconoscimento di prerogative ai Comuni per regolare il commercio nei propri territori, non solo – sottolinea – in riferimento alle aperture festive, ma anche sul commercio di vicinato ed al rapporto tra turismo e commercio”.
Tra gli aspetti positivi del suo percorso di presidente Nardella ricorda anche le collaborazioni con il ministero delle Attività produttive che con quello dei Beni culturali. Con il primo abbiamo “avviato un percorso che ha consentito all’Anci di svolgere un ruolo decisivo nel campo dei mercati ambulanti e dell’applicazione della direttiva Bolkestein al settore”. Senza dimenticare la collaborazione per semplificare l’applicazione della normativa su Suap e sugli  sportelli unici dell’edilizia, il livello più avanzato dell’attività di semplificazione e sburocratizzazione nel rapporto con le imprese a livello locale”. Mentre con il dicastero guidato da Ornaghi  “è stata avviata una importante sinergia sulla tutela del commercio tradizionale storico, sul rapporto tra commercio, turismo e protezione del patrimonio culturale e sulla regolazione del commercio sul suolo pubblico. Questi canali ci hanno portato a definire, grazie anche al presidente Delrio, un tavolo di cooperazione che speriamo il nuovo governo prosegua per arrivare ad un protocollo tra ministero ed Anci sulla regolazione del commercio nelle aree a vincolo culturale”, conclude il vice sindaco di Firenze. (gp)