- Giugno 13, 2013
Anci Giovani
Assemblea Anci Giovani – Mirandola 2013, Lobina: “Autonomia finanziaria e nuove forme di partecipazione”
“Il Ministro degli affari Regionali ed ex presidente Anci, Graziano Del Rio, introducendo un i...“Il Ministro degli affari Regionali ed ex presidente Anci, Graziano Del Rio, introducendo un incontro di Anci giovani del 2012 disse che ‘i giovani amministratori sono un po’ spericolati a voler fare questo mestiere nella situazione che stiamo vivendo’. In effetti è vero, essere giovani e amministratori oggi è un po’ da matti, specie se operi al Sud e nelle isole”. Così Enrico Lobina, consigliere del comune di Cagliari a ridosso dell’Assemblea Anci Giovani che si terrà a partire da domani a Mirandola.
“L’autonomia finanziaria degli enti locali è seriamente compromessa dai pesanti tagli ai trasferimenti da parte di Stato – continua Lobina – e, in alcuni casi, Regione e amplificata dalla difficile fase economica e finanziaria che sta attraversando il Paese che, specie nel sud, deve fare i conti con l’aumento della povertà e la desertificazione produttiva”.
Per rispondere a questo stato di cose, “le amministrazioni – secondo il consigliere comunale – devono necessariamente riorganizzarsi e ripensarsi trovando soluzioni innovative e puntando anche sul partenariato pubblico-privato che deve essere nei fatti e deve fondarsi sul concetto di bene comune, nuove forme di partecipazione e gestione dei servizi. Non si tratta di fare ideologia, bensì di trovare risposte per creare economia e sviluppo”.
“Voglio ricordare – continua – che la commissione Rodotà del 2007 definì bene comune ‘le cose che esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona. I beni comuni devono essere tutelati e salvaguardati dall’ordinamento giuridico, anche a beneficio delle generazioni future’. Seguendo questa indicazione, il Comune deve, quindi, farsi garante di un governo partecipato dei servizi pubblici e dei beni comuni e lavorare sviluppando politiche di comunità, inclusive, che valorizzano l’attività sociale per la collettività e hanno come primo obiettivo la tutela del territorio e di chi lo vive”.
Un proposito che per Lobina deve valere in tutti i campi dell’amministrazione: dai servizi culturali a quelli sociali, dal trasporto pubblico locale alle gestioni associate fino all’utilizzo dei Fondi europei nella nuova programmazione 2014-2020.
Infine, sul concetto di smart city and communities per Lobina oggi smart city è soprattutto “trovare soluzioni innovative, smart appunto, per uscire da questa impasse e per evitare di vedere i bilanci delle amministrazioni ‘scoppiare’ ed essere sommersi dal disagio nella sua accezione più ampia”. (fdm)