- Dicembre 1, 2016
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Aree interne – Le esperienze associative di Reventino Savuto, Alta Carnia e Matese
Due comunità montane preesistenti, due province e due Gal con accorpamenti avvenuti negli ann...Due comunità montane preesistenti, due province e due Gal con accorpamenti avvenuti negli anni: questo lo scenario di partenza con cui intende cimentarsi l’area del Reventino Savuto, che comprende 14 comuni a cavallo tra le due province di Catanzaro e di Cosenza, nel tentativo di favorire un nuovo sviluppo territoriale. Lo ha sottolineato il sindaco di Carlopoli Mario Talarico portando la sua testimonianza al convegno su aree interne ed associazionismo che si sta svolgendo oggi a Roma.
“La nostra area ha in comune un’offerta formativa scolastica di buon livello ad indirizzo industriale, agrario, socio pedagogico, liceale e servizi sanitari, trasporti, così come un settore manifatturiero, da valorizzare. Il nostro obiettivo – ha sottolineato il sindaco calabrese – è quello di creare un incubatore occupazionale che dia vita ad un sistema effettivo di alternanza scuola-lavoro”. Certo “ogni nostro sforzo deve andare di pari passo con quello della Regione: queste leve potenzialmente positive rischiano di restare fine a loro stessi senza servizi efficienti che le rendano fruibili”, ha detto Talarico.
Da parte sua il sindaco di Paluzza, Massimo Mentil, ha illustrato l’esperienza realizzata dai Comuni dell’Alta Carnia che in questi anni hanno creato un modello di gestione ed una programmazione territoriale omogenea e coordinata. “Il nostro territorio è un vero pioniere dell’associazionismo, visto che la prima comunità montana è nata nel 1947, all’indomani della seconda guerra mondiale”, ha ricordato Mentil. Ora grazie al progetto di sviluppo, 21 Comuni dell’Alta Carnia potranno usufruire di 3 milioni e 700 mila euro per il miglioramento dei servizi (specie trasporto locale e organizzazione scolastica), altri 3 milioni e 700 mila per il sostegno di iniziative di sviluppo economico e un milione e mezzo con Euroleader.
“Uno dei nostri obiettivi – ha spiegato ancora il sindaco carnico – è accorciare le distanze della montagna anche tramite Internet, ad esempio per la capillarità sul territorio della scuola, e un sistema di trasporti aggiuntivo in aiuto agli anziani”.
Punta, invece, forte sul turismo culturale ed ambientale in grado di fruire delle bellezze e dell’arte, ma anche in grado di assaporare il tempo, la storia ed i profumi del territorio, l’esperienza associativa sviluppata nella zona del Matese. Ad illustrarla è stato Andrea Romano, sindaco di Spinete, capofila di una filiera di quattordici Comuni molisani: Castelpetroso, San Massimo, Santa Maria del Molise, Cantalupo, Roccamandolfi, Bojano, Colle d’Anchise, Spinete, San Polo Matese, Campochiaro, Guardiaregia, Sepino, San Giuliano del Sannio, Cercepiccola. (gp)