- Dicembre 19, 2024
Edilizia scolastica
Approvati in Unificata repertorio rilevazione fabbisogni e decreto MIM tipologie interventi
Nella seduta di Conferenza Unificata del 18 dicembre 2024 è stato approvato l’Accordo quadro con la scheda di rilevazione del “Repertorio regionale del fabbisogno di edilizia”, quale modulo aggiuntivo all’anagrafe […]
Nella seduta di Conferenza Unificata del 18 dicembre 2024 è stato approvato l’Accordo quadro con la scheda di rilevazione del “Repertorio regionale del fabbisogno di edilizia”, quale modulo aggiuntivo all’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica (Ares), che i Comuni e le città metropolitane potranno compilare per rappresentare il fabbisogno di edilizia scolastica a livello nazionale. Nella stessa sede è stata data Intesa al decreto MIM 23 dicembre 2024 (G.U 4 febbraio 2025) che individua le tipologie di interventi ammissibili a finanziamento per la prossima programmazione triennale 2025-2027 di edilizia scolastica e il procedimento di approvazione della programmazione medesima, tra cui i criteri e i pesi ponderali per il riparto delle future risorse. Infatti al momento il decreto non prevede risorse a ciò dedicate.
Tutte le richieste presentate da Anci sia all’accordo di approvazione del repertorio regionale sia al decreto Mim sono state accolte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. In particolare relativamente al repertorio regionale i Comuni e città metropolitane dovranno compilare esclusivamente i campi relativi alle tipologie di interventi ai fini della rilevazione del fabbisogno, per il quale non sarà vincolante, come chiedevano le regioni, aver completato la scheda di rilevazione contenente i 150 campi dell’anagrafe dell’edilizia scolastica. In questo modo è stato evitato di appesantire ulteriormente comuni e città metropolitane con la richiesta di dati al momento non necessari. Inoltre, come chiesto da Anci, ai Comuni e città metropolitane non sarà richiesto alcun livello di progettazione in questa fase. E’ prevista la partecipazione dell’Anci, insieme al Mim e alle regioni per il coordinamento delle fasi di apertura del repertorio per la raccolta dei dati.