- Maggio 13, 2016
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Appello sindaci – Falcomatà: “Per fare sindaco serve passione e presenza territorio, sia rispettata nostra autonomia”
“Questo appello nasce dalla necessità di aprire una riflessione su quello che è ...“Questo appello nasce dalla necessità di aprire una riflessione su quello che è il ruolo del sindaco oggi, nelle nostre città e nel nostro Paese. Il sindaco non è un burocrate, fare il sindaco non è un semplice susseguirsi di atti amministrativi ma richiede un elemento in più: la passione, la presenza sul territorio e la tensione verso la risoluzione dei problemi”. Lo ha sottolineato Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria e sub delegato Anci ai Beni confiscati e Legalità, intervenendo alla trasmissione Omnibus su la 7 che ha discusso del ‘Difficile mestiere del sindaco’ prendendo spunto dall’appello bipartisan da lui sottoscritto insieme ad altri otto primi cittadini italiani.
“Oggi il sindaco è sovraesposto essendo il principale, se non il solo punto di riferimento per la propria comunità. Questo – ha proseguito Falcomatà – da un lato ci gratifica, ma dall’altro ci impone di essere sempre presenti per dare risposte chiare”. Da qui la necessità di “fare emergere un confronto sereno che permetta di chiarire i confini ed i parametri intorno a cui i sindaci si possono muovere”.
Intervenendo nel dibattito in studio, Falcomatà ha evidenziato l’attenzione quotidiana che ogni sindaco riserva alle esigenze dei cittadini, “nel senso che il confronto è continuo e costante già dal momento in cui il sindaco mette piede fuori di casa”.
La logica alla base dell’iniziativa promossa dai sindaci e sposata dall’Anci non “è lo spirito del vittimismo – ha proseguito il delegato Anci – non vuole fare emergere il sindaco come persona in difficoltà che chiede aiuto, quanto mettere in luce cosa significa fare il sindaco nelle città”.
Per Falcomatà, se “tutto ciò è una grande occasione ed un onore per rappresentare la propria comunità, significa anche confrontarsi con un mondo in continua evoluzione”. Da un lato “con le intimidazioni verso amministratori locali, non solo attentati ma anche velate minacce e ricatti che ogni giorno sindaco subisce”; dall’altro “richiede certezza sui parametri in cui orientarsi”, ha spiegato il sindaco reggino riferendosi alle novità del decreto legge sulla sicurezza urbana in attesa di essere varato dal governo. (gp)