- Novembre 21, 2017
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Appello dei sindaci a governo e Parlamento: “Si trovino risorse per statizzazione”
“Rivolgo un appello al ministro dell’istruzione Fedeli, al premier Gentiloni ed al minis...
“Rivolgo un appello al ministro dell’istruzione Fedeli, al premier Gentiloni ed al ministro dell’economia Padoan perché mantengano gli impegni presi, garantendo le risorse necessarie a dare continuità agli Istituti musicali, una vera eccellenza del sistema Paese”. A lanciarlo è il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco, che commenta così la notizia secondo cui nella legge di bilancio sarebbero a rischio le risorse che accompagnano l’emendamento per la statizzazione degli istituti superiori di studi musicali.
In vista della prossima votazione in Parlamento degli emendamenti alla Legge, Bianco si dice fiducioso nei confronti del governo che “sono certo onorerà gli impegni assunti in diverse occasioni. Questi istituti sono un fiore all’occhiello del nostro sistema educativo e sarebbe un vero peccato – aggiunge il presidente del consiglio nazionale Anci – se dovessero cessare la loro attività per il venire meno di adeguate risorse”.
Senza dimenticare anche l’impatto negativo sull’intera popolazione scolastica e sulle famiglie. “Nel caso della mia città, l’istituto musicale dedicato a Giovanni Bellini è frequentato da più di mille ragazzi, e la sua chiusura comporterebbe la dispersione di un patrimonio di talenti e professionalità che vanno invece tutelati al massimo anche perché si tratta di giovani”, conclude il sindaco etneo.
“L’avvio del percorso di statizzazione degli istituti superiori di studi musicali è stato preceduto da un lavoro enorme e gravoso, che non può essere vanificato per risparmiare pochi spiccioli”, rimarca a sua volta il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. “Davanti a un patrimonio così importante che potrebbe estinguersi e davanti al valore della cultura – aggiunge Nogarin – non si possono anteporre interessi di risparmi di spesa per pochi euro. Si deve invece andare avanti con decisione, perché i costi di un eventuale perdita di questo patrimonio sono molto più alti degli eventuali calcoli di economia che si possano fare in queste ore sulla pelle dei Comuni e degli studenti. Per questo confidiamo nel fatto che il Parlamento ascolti il nostro appello, a partire dai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, con i quali speriamo di poter avere al più presto un incontro”.
Di “‘scherzo’ inaccettabile” parla invece il primo cittadino di Pavia Massimo Depaoli che ricorda come “molti istituti hanno compiuto un percorso virtuoso di efficientamento che ha come primo obiettivo proprio la loro statizzazione. Se adesso la legge di bilancio facesse saltare questo percorso, rischierebbe di saltare tutto il sistema degli istituti pareggiati”.
Attende “con fiducia la conferma delle risorse già destinate alla statizzazione degli istituti musicali” il sindaco di Siena Bruno Valentini “anche perché – sottolinea – coi tagli progressivi ai bilanci di Comuni e Province, non saremmo in grado di assicurare gli stipendi degli insegnanti finendo per perdere un importante patrimonio culturale diffuso su tutto il territorio nazionale”. “Bisogna recuperare pari dignità tra i conservatori statali e gli istituti superiori di studi musicali ex pareggiati, che sono a completo carico degli enti locali. Queste scuole – aggiunge il sindaco senese – circa venti, costituiscono in altrettante città uno spazio di educazione musicale e di animazione culturale imprescindibile”. “Tali istituti non possono essere lasciati a loro stessi. C’è bisogno che venga mantenuta una promessa fatta da troppi anni. Oggi – conclude Valentini – ci sono le condizioni perché essa venga concretizzata completamente”. (com/ef)