- Ottobre 13, 2017
#Anci2017
Rapporto Polizia locale: gli interventi della Polizia stradale e della Polizia giudiziaria (2)
Dal Rapporto si evince che nel 2016 il comportamento più sanzionato rispetto all’attività della Polizia stradale è l’eccesso di velocità, con più di 2 milioni di sanzioni, segue la mancanza di rispetto della segnaletica verticale e dei semafori
VICENZA – Circa 8milioni le violazioni delle norme di comportamento sulla strada e più di 8milioni le sanzioni per sosta irregolare. Sono i numeri del VI Rapporto Nazionale sull’attività della polizia locale presentato oggi a Vicenza, nel corso dell’annuale appuntamento della Assemblea Anci.
Dal Rapporto si evince che nel 2016 il comportamento più sanzionato rispetto all’attività della Polizia stradale è l’eccesso di velocità, con più di 2 milioni di sanzioni, segue la mancanza di rispetto della segnaletica verticale e dei semafori. Numeri molto inferiori riguardano invece le sanzioni in caso di uso del cellulare alla guida oppure il mancato uso di dispositivi di sicurezza.
Per quanto riguarda l’educazione stradale e le campagne di sensibilizzazione si registra un aumento degli interventi di educazione stradale nelle scuole secondarie, mentre diminuiscono le attività nelle scuole d’infanzia e primarie. Lo scorso anno le scuole italiane coinvolte negli interventi di educazione stradale presso i 146 Comuni sono state 3.907, si registra comunque una leggera diminuzione, rispetto al 2015, del numero medio di ore dedicate all’educazione stradale. Infine, nel campione considerato, 70 Comuni hanno promosso campagne di sensibilizzazione, più inferiore (45) il numero dei Comuni che hanno promosso campagne di comunicazione.
Infine, qualche cifra sull’attività della Polizia giudiziaria: nel 2016 il 67,4% degli interventi ha riguardato le violazioni del codice penale, informative all’autorità giudiziaria, denunce, identificazioni e arresti. Il 15,2% degli interventi afferisce all’ambito stradale, il 5,8% al commercio e alla tutela dei consumatori e igiene alimentare, mentre l’11,6% ha riguardato l’urbanistica, l’edilizia e l’ambiente. (fr)