• Ottobre 12, 2017
di anci_admin

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La gestione della fauna in ambito urbano

La gestione della fauna selvatica in ambito urbano è stato un argomento al centro dei lavori di un appuntamento promosso nell’ambito dell'Assemblea annuale Anci
La gestione della fauna in ambito urbano

VICENZA – “L’abbandono dei territori e i profondi cambiamenti ecologici degli ultimi decenni hanno determinato la disponibilità di aree e risorse trofiche per una popolazione di fauna selvatica che in densità areale fino a pochi anni fa era impensabile poter immaginare nei nostri territori, e soprattutto negli ambiti urbani, dove a causa della diversità dell’interfaccia che c’è tra le zone naturali, gli incolti e le aree antropizzate, manifestano una presenza anomala di questi animali”.
La gestione della fauna selvatica in ambito urbano è stato un argomento al centro dei lavori di un appuntamento promosso nell’ambito della XXXIV Assemblea annuale Anci. In particolare, nel corso dell’incontro la discussione si è incentrata su come il sindaco può intervenire con poteri di ordinanza e quali sono le novità in materia di risarcimento dei danni.
“La presenza della fauna selvatica nei centri urbani desta preoccupazione in considerazione dei danni che sempre con maggiore frequenza si registrano sul territorio non solo rurale e che assumono in alcuni casi i caratteri di vera e propria emergenza” così Massimo Depaoli, sindaco di Pavia e Coordinatore nazionale Aree protette Anci. “Mancano riferimenti normativi certi – ha aggiunto – la questione fino ad oggi non è stata normata proprio perché le città non sono i luoghi in cui gli animali selvatici devono vivere. Abbiamo quindi necessità di approfondire il ruolo delle istituzioni ai diversi livelli e come il sindaco può intervenire con poteri di ordinanza”.
Simone Angelucci sindaco di Caramanico Terme e coordinatore Anci del Gruppo di lavoro fauna selvatica ha detto: “il ruolo dei sindaci nella gestione delle problematiche legate alla gestione di fauna selvatica in ambiente urbano non è diretto, se non in casi straordinari ed eccezionali, ma deve essere un ruolo di capacità rappresentativa di un territorio che è molto cambiato. Il ruolo dei sindaci – ha spiegato Angelucci – deve essere un ruolo politico di capacità di rappresentare a livello nazionale l’esigenza di una strategia precisa di gestione dei territori e della fauna selvatica, ruolo anche di connessione fra istituzioni, in particolare le regioni e i parchi e quello che rimane a livello di capacità operativa delle province, poi, anche di tutela della pubblica sicurezza dove ci siano dei fatti accertati di rischio effettivo per la popolazione. In quel caso – ha concluso il sindaco – con gli strumenti del Testo Unico Enti Locali riusciamo anche ad avere un ruolo diretto che in alcuni casi è risolutivo, in situazioni però ben definite”. (com/fr)


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