#anci2015 – Il messaggio del presidente del Consiglio Matteo Renzi ai sindaci

Caro Presidente, caro Piero,
 
mi scuso di non potere essere con voi, in rientro dall’America Latina, in una missione che ha portato l’Italia, il suo governo e una folta delegazione di imprenditori, in Cile, Perù, Colombia, Cuba.
Vorrei, innanzitutto, ringraziarti, Presidente, e attraverso te tutti i sindaci, per il lavoro, la determinazione, la saggezza con la quale le città italiane affrontano questa stagione promettente e di cambiamento, pur nelle difficoltà che conosciamo.
Registriamo i primi segnali di un cambio di stagione per l’intero Paese, per la sua economia e posizione nel mondo, e dunque per la trama fondamentale delle sue città che stanno vivendo la sfida di una trasformazione profonda, complessa, essenziale. Coniugare la presenza, la prossimità con una capacità di visione, si sguardo, di orizzonte: questo il compito di uno stato che vuole dimagrire senza perdere presidio, che vuole essere ambizioso mantenendo solidità e affidabilità, che vuole ritrovare passione senza perdere responsabilità e coinvolgimento.
La legge di stabilità che il governo ha varato va in questa direzione: quella di una riduzione decisa e progressiva delle tasse e parallelamente di una attenzione strategica alla lotta alla povertà. Mettendo in condizione i comuni di utilizzare una strumentazione più snella e rapida per sostenere chi crea ricchezza e posti di lavoro, aiutare  chi è più fragile, chi è rimasto indietro, costruire e ricostruire quei luoghi e spazi di futuro che sono le nostre città.
Sappiamo, caro Piero, che, come sempre, in questa sfida, in questa battaglia per dare spazio e far durare ciò che inferno non è, secondo le parole di Italo Calvino, siamo dalla stessa parte. Nel rispetto della autonomia e in un confronto che è sempre aperto e positivo e franco, come è tra chi amministra o ha amministrato una città. A te, a tutti voi i migliori auguri di buon lavoro. Stiamo cambiando il Paese, sentiamone non solo il peso, ma la gioia, la forza, l’entusiasmo.
 
Matteo Renzi