• Ottobre 30, 2015
di anci_admin

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#anci2015 – Decaro: “Per consolidare ripresa si punti su buon utilizzo fondi Ue, sindaci protagonisti crescita”

TORINO - “Grazie ad una manovra che per la prima volta in 10 anni non presenta tagli e allenta...

TORINO – “Grazie ad una manovra che per la prima volta in 10 anni non presenta tagli e allenta il patto di stabilità sbloccando avanzi di bilancio, i sindaci possono essere protagonisti della ripresa. Ma per farlo ancora meglio, bisogna puntare su un pieno e razionale utilizzo delle risorse Ue”. Lo ha evidenziato Antonio Decaro, sindaco di Bari vice presidente Anci e delegato al Mezzogiorno, aprendo i lavori dell’ultima giornata dell’assemblea Anci, dedicata al ruolo dei Comuni e degli investimenti locali per la crescita di una Italia più competitiva.
Il sindaco barese ha ricordato come i sindaci siano “dopo i privati, il soggetto pubblico che ha gestito la mole più ampia di risorse comunitarie per progetti per lo più di piccolo taglio”. “L’utilizzo di tali risorse – ha spiegato riferendosi alla situazione pugliese – ci ha consentito non solo di ricostruire interi settori produttivi come la chimica e l’agroalimentare. Ma anche di riqualificare le piazze di molti centri storici e le spiagge di molte località turistiche”.
Dal vice presidente Anci sono arrivate alcune proposte concrete al governo per rafforzare i primi ed importanti segnali di ripresa economica. Innanzitutto, “bisogna assicurare l’esenzione completa di competenza e non solo di cassa – ha sottolineato – per i fondi da usare come cofinanziamento a valere delle risorse comunitarie”.
Accanto a questo, appare opportuno “arrivare ad una legislazione sugli appalti degna di un paese civile che – spiega ancora Decaro – non produca problemi interpretativi ed applicativi e contenziosi”. Quanto alla trasparenza amministrativa, il sindaco di Bari si è augurato che “non si interrompa il processo avviato con le leggi Bassanini che potrebbe frantumarsi contro leggi inefficaci e controproducenti”.
Decaro, in qualità di delegato al Mezzogiorno, ha poi indicato la necessità che vengano mutate le modalità di utilizzo della spesa corrente: “I criteri della spesa storica determinano effetti perversi e penalizzano in modo ingiustificato molte città, soprattutto al Sud, che non hanno brillato nel loro recente passato amministrativo. Per questo, tali criteri vanno rivisti introducendo – ha sottolineato – meccanismi perequativi”.
Infine, dal vice presidente Anci una richiesta al governo: “Noi sindaci dobbiamo avere un solo interlocutore quando ci rechiamo Roma a discutere di fondi Ue e di fondi ex Pass”. Ed un appello ai sindaci ed agli amministratori: “In un momento in cui, come negli anni 90, ci troviamo di fronte a numerosi scandali, l’unico modo per conservare la fiducia dei cittadini passa dal nostro esempio instancabile di ogni giorno. Dobbiamo dimostrare che siamo lì per difendere la cosa pubblica non per approfittarne. Con l’onestà e la buona politica – ha concluso Decaro – non abbiamo bisogno della conferma di alcuna indagine demoscopica”. (gp)