- Novembre 5, 2014
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#Anci2014 – Piccoli Comuni, Scano (Anci Sardegna): “Da gennaio situazione drammatica, Anci nazionale ascolti nostra voce”
MILANO – “La preoccupazione e la sofferenza degli amministratori dei piccoli Comuni va t...MILANO – “La preoccupazione e la sofferenza degli amministratori dei piccoli Comuni va trasferita nell’assemblea congressuale di domani perché da gennaio, tra nuova contabilità, patto di stabilità e unioni di Comuni, i piccoli enti si troveranno in una situazione drammatica e rischieranno di poter pagare appena gli stipendi ai dipendenti”. Lo ha detto Sandro Scano, sindaco di Villamar e presidente di Anci Sardegna, parlando dal palco del MiCo nel corso della XIV Conferenza nazionale dei piccoli Comuni, in corso di svolgimento a Milano.
“Avrei preferito una congressuale più lunga e qualche tavola rotonda in meno, perché il passaggio è cruciale per i Comuni e per l’Anci; serve quindi una discussione più vera e non liturgica”. “Dobbiamo anche dirci con franchezza – ha aggiunto ancora Scano – che l’associazionismo deve vedere i Comuni protagonisti e non deve essere calato dall’alto, così come bisogna dire con forza che incorporare nel patto le spese per gli investimenti è una follia”. E al presidente del Consiglio, che domani parteciperà alla congressuale nazionale, Scano ha voluto rimarcare “che di grasso che cola nei piccoli Comuni non ce n’è ma questo deve essere detto come Anci e non come Consulta dei piccoli Comuni”. “Questi sono interessi non dei sindaci dei piccoli Comuni ma dei Comuni tutti e di tutta l’Italia” ha poi rimarcato Scano che ha lanciato una proposta: “Si introduca una norma nello statuto per cui se il presidente nazionale di Anci è il sindaco di una grande città, il vice deve essere un sindaco di un piccolo Comune o viceversa. Solo così si garantisce la pari dignità istituzionale”.
Sulla pari dignità e rappresentanza è intervenuto anche il sindaco di Padru Antonio Satta. “Dobbiamo prendere coscienza dei problemi dei piccoli Comuni – ha detto – ma oggi siamo pochi in questa nostra riunione. Siamo in trincea – ha concluso – ma senza garanzie quindi occorre partecipare ed essere rappresentati a tutti i livelli altrimenti i nostri problemi rimarranno solo detti tra noi”. (ef)