• Novembre 7, 2014
di anci_admin

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#Anci2014 – Gli interventi di Gianpiero Bocci e Angelo Rughetti

MILANO – “Negli ultimi anni i Comuni hanno spesso espresso la necessità di rilanc...

MILANO – “Negli ultimi anni i Comuni hanno spesso espresso la necessità di rilanciare gli investimenti, così come da tempo i sindaci reclamano autonomia. Su queste due cose c’è totale sintonia con il governo, come ribadito ieri dal presidente del Consiglio Matteo Renzi”. Così il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci, in un passaggio del suo discorso durante i lavori della seconda giornata della XXXI assemblea nazionale Anci, in corso al MiCo di Milano.
“Le tante leggi di stabilità a cui ho lavorato fino ad oggi – ha detto Bocci – cercavano di tenere in equilibrio i conti, questa invece va incontro alle famiglie e alle imprese e per andare incontro a famiglie e imprese punta sul ruolo centrale degli enti locali”. Bocci ha anche auspicato “di portare in fondo un vero federalismo fiscale che potrebbe cambiare il modo di fare programmazione negli enti locali”. Prima di questo, però, “occorre mettere i sindaci nelle condizioni di fare bilanci di previsione nel periodo giusto e quindi approvare il consuntivo alla fine di ogni esercizio, non come accade, purtroppo, ora dove il previsionale viene approvato alla fine dell’esercizio. Questo è un sintomo di sofferenza da risolvere in fretta”.
Dopo la voce del Viminale è stata la volta di Angelo Rughetti, già segretario generale Anci e oggi sottosegretario al ministero della Semplificazione. Rughetti, salutando i vertici anni con cui “ho lavorato per anni e a cui mi sento legato da amicizia”, ha detto che “dall’alleanza tra Comuni e governo può solo nascere qualcosa di buono per i cittadini” ma per fare ciò occorre “un profondo processo di semplificazione perché da anni siamo un Paese ridondante di organi istituzionali sui territori. Si pensi a cosa accaduto fino ad ora con le Province dove lo Stato si è ripetuto a se stesso per 107 volte, tutte uguali”.
E per semplificare ed efficientare, la stella polare per Rughetti è la legge Delrio “che, se inattuata, rischia di produrre un danno grave. Per questo, proprio partendo dalla Delrio e dalle Città metropolitane, vere rappresentazioni economiche e sociali del territorio, dobbiamo mettere Comuni e Regioni nella condizione di fare veri e propri ‘piani industriali istituzionali’, tenendo conto dei bisogni delle comunità e delle risorse necessarie. Le Province saranno altro” ovvero “luogo di collaborazione istituzionale per una integrazione delle politiche”. (ef)